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Attualità | 03 gennaio 2024, 08:00

Traffico da incubo su A10 e via Aurelia, cresce l'indignazione: "In ostaggio! Controesodo assolutamente prevedibile"

Canepa, sindaco di Borghetto: "Situazioni del genere non più accettabili". L'ex consigliere provinciale Isella: "Anche in questo caso martoriati dalle 'non -scelte' della politica regionale"

Traffico da incubo su A10 e via Aurelia, cresce l'indignazione: "In ostaggio! Controesodo assolutamente prevedibile"

Un danno enorme per il turismo oltre ad un disagio inaccettabile per i residenti. È questo, in sintesi, il pensiero comune che emerge in occasione delle prime giornate del 2024 contraddistinte dal traffico intenso soprattutto nel ponente savonese in direzione levante.

"Ancora una volta le problematiche autostradali si sono riverberate sulla viabilità ordinaria paralizzandola e creando situazioni che non esagero a definire drammatiche con code infinite e imbottigliamenti che hanno di fatto “sequestrato” per ore gli automobilisti che loro malgrado si sono trovati a transitare in direzione levante. Un danno enorme per il turismo e un disagio inaccettabile per lavoratori, residenti e soprattutto per i mezzi di soccorso", commenta il sindaco di Borghetto Giancarlo Canepa.

"Numerose le testimonianze di persone che, ad esempio, per percorrere i 7 km che ci separano da Albenga hanno impiegato anche tre ore, senza contare le ulteriori problematiche sulla viabilità interna dei comuni dove i sistemi di navigazione cosiddetti intelligenti hanno dirottato il traffico in zone periferiche, come nel caso della zona Madonna degli Angeli di Borghetto in cui vi è una strada molto stretta che collega con la vicina Loano in cui sono rimasti imbottigliati, già nella serata di lunedì primo gennaio, numerosi caravan e auto di grossa cilindrata che solo grazie all’intervento di alcuni cittadini sono riusciti a ripartire". 

"Nella giornata di martedì 2 gennaio abbiamo cercato di limitare questa problematica apponendo della segnaletica stradale monitoria ulteriore rispetto all’esistente e impiegando una pattuglia della Polizia Locale sul posto. Contestualmente, oltre a informare la Prefettura della situazione, abbiamo adottato altri provvedimenti non risolutivi ma che contribuiscono a rendere più fluida la circolazione come la messa in lampeggio dei semafori che purtroppo non è stata adottata anche da altri comuni limitrofi. Tutte azioni palliative che però non sono sufficienti a risolvere la problematica. Io credo che situazioni del genere, viste le conseguenze, non siano più accettabili", prosegue il primo cittadino. 

"Non si è trattato di una situazione imprevedibile, di un incidente o altro evento inatteso. Il controesodo era assolutamente previsto e prevedibile. Per quale motivo non è stato dismesso il restringimento della carreggiata in autostrada nel tratto tra Pietra e Finale? Nel caso non fosse possibile dismetterlo, perché non sono state usate, delle tre corsie disponibili in entrambi i sensi, due in direzione levante e una sola in direzione ponente dove il traffico era estremamente ridotto anziché una sola verso levante e due in direzione ponente? Perché in questi casi in cui la paralisi della viabilità ordinaria avviene per evidente incapacità dell’infrastruttura autostradale di reggere i flussi, non si pone un obbligo in capo ad autostrade di supportare i comuni nella gestione della viabilità? Se ci fosse un addetto ad ogni incrocio i flussi, seppur abnormi, potrebbero ad esempio essere ottimizzati. Inoltre agli automobilisti si eviterebbero ulteriori peripezie dovute alle errate indicazioni dei navigatori. Potrebbe anche essere utile che, in determinate situazioni, i pannelli a messaggio variabile presenti in autostrada comunicassero l’inutilità di abbandonare la rete autostradale per non paralizzare anche la rete viaria ordinaria". 

"Sicuramente nei prossimi giorni mi farò premura di scrivere alla Prefettura chiedendo supporto per intercedere nei confronti del gestore autostradale in modo da avere un coordinamento più efficace sia in termini di comunicazione che di interventi da mettere in campo", conclude il primo cittadino Canepa.

"In ostaggio. E non c’è prospettiva di miglioramento nelle prossime ore". Luana Isella, già consigliere provinciale con delega a viabilità e lavori pubblici, oggi capogruppo di minoranza in Consiglio comunale a Loano, ha invece affidato ai social network la sua opinione.

"Ora - ha aggiunto - si sapeva che avremmo avuto delle presenza turistiche in questi giorni. Io non riesco a capire questo silenzio delle istituzioni. È un fatto grave e a pagarne siamo noi residenti e chi per un fine settimana lungo si è concesso un po’ di vacanza. Assurdo è dire poco! È indecente!".

Parole inequivocabili a cui si sommano quelle rilasciate ai microfoni di Savonanews: "Negli ultimi anni la provincia di Savona è martoriata dalle 'non -scelte' della politica regionale e anche questo esempio sulle autostrade lo dimostra".

Solo nella giornata di ieri il traffico autostradale era letteralmente paralizzato nel tratto tra Albenga e Finale Ligure con ben 15 i km di coda segnalati. Gravi ripercussioni, inoltre, si sono registrate anche sul tratto di via Aurelia parallelo al tratto di A10 bloccato.

Nella serata di ieri, Regione Liguria è intervenuta sul tema con una nota ufficiale: "In merito alle code che si sono registrate in questi due giorni in A10 Regione Liguria ricorda che il tavolo di lavoro convocato dal ministero il 6 dicembre scorso con Regione, Anci, Anas, Comune di Genova e tutte le concessionarie liguri, aveva disposto un piano natalizio di alleggerimento dei cantieri per ridurre le chiusure e gli scambi di carreggiata fino all’8 gennaio, in modo da favorire esodi e controesodi, chiedendo alla concessionaria di alleggerire il più possibile la tratta dai cantieri. Evidentemente non è stato sufficiente".

"Con grande ragionevolezza Regione Liguria comprende le ragioni di Autofiori circa la necessità di adeguare le gallerie alle norme europee, così come eravamo a conoscenza del piano cantieri della concessionaria stessa. Tuttavia ritiene gravemente deficitaria la valutazione della stessa circa l’impatto avuto dal cantiere nelle scorse ore e riteniamo non possa farsi carico la Liguria di rimediare ad evidenti ritardi di pianificazione ed esecuzione delle opere in vista delle scadenze Europee, ben note da tempo. Il ritardo nell'esecuzione delle opere necessarie a rispettare i tempi europei, e che oggi non consentono una maggiore dilazione dei cantieri, non può essere pagato da liguri e turisti". 

"Nelle prossime ore Regione Liguria convocherà nuovamente Autofiori per programmare i cantieri nei prossimi mesi e dovrà essere la concessionaria a farsi carico totalmente di eventuali errori nella tempistica" la chiosa dell'ente guidato dal presidente Giovanni Toti.

Roberto Vassallo

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