Molti i savonesi, giovani e non, che si sono riuniti davanti ai cantieri dell"ex piscina dal Prolungamento che sarà demolita. Chi, troppo giovane non è mai entrato in quella piscina e chi, invece, più avanti con gli anni, ricorda quando il costo dell'ingresso era ancora in lire.
Con la demolizione della vecchia piscina se ne va una parte di Savona, rimangono i ricordi di quegli atleti della pallanuoto prima, delle atlete del nuoto sincronizzato poi, che in quella vasca hanno faticato e si sono allenati per anni e dei tanti savonesi che andavano "a fare due bracciate".
Nell'ex vasca della piscina, ora, verrà ricavato uno skate-park, al piano terra una struttura bar con un ampio spazio esterno e al piano superiore una terrazza che si collega all'area verde della quota alta del Bastione.
Il progetto tiene conto di una serie di modifiche richieste dalla Sovrintendenza: il volume complessivo della struttura è stato ridimensionato; verrà tolta la copertura a padiglione e al suo posto sarà realizzata una copertura piana; infine, verrà demolita la parte di edificio che affaccia su piazza Eroe dei due Mondi.
Il progetto di riqualificazione é finanziato con un bando da 2,1 milioni di euro in gran parte finanziati dal Pnrr (1 milione 850mila euro) con previsione di fine lavori nel 2026.
Inaugurata a metà anni Settanta, la piscina con vasca da 25 metri era il fiore all’occhiello della città, costruita ai giardini del Prolungamento. Per entrare a nuotare, in quegli anni, si pagavano 150 lire e tutti i savonesi hanno imparato i vari stili, dalla rana al delfino, in quella vasca e nelle sue corsie.
Ma nella vecchia piscina è anche nata la squadra di pallanuoto della Rari Nantes, passata poi in serie A. Negli anni successivi in via Trento e Trieste è stato costruito il successo delle ragazze del nuoto sincronizzato, campionesse nazionali. Nella vasca di di piazzale Eroe dei Due Mondi c’erano gli allenamenti delle squadre pallanuoto.
La vasca non aveva le misure, non era omologata per giocarci le partite e i match di pallanuoto «in casa» si giocavano a Genova. Era la squadra allenata da Claudio Mistrangelo che nel 1972, dopo una carriera come giocatore, fu convinto da Giovanni Selis ad allenare le giovanili. In quegli anni era stato reclutato quel gruppo di «ragazzini terribili» e di genitori dirigenti sui quali è stata costruita la Rari della serie A. La Rari fino al 1977 si è chiamata Amatori Nuoto e aveva un sezione di nuoto ed una di pallanuoto.
Poi è nata la nuova società. Nel 1985 è arrivata la piscina di corso Colombo, prima all’aperto, e ventisei anni dopo la copertura, inaugurata nel 2011. Ora è in corso il secondo lotto della Zanelli.