“Il nuovo Santa Corona E’ un progetto già avviato nel 2023, che nel 2024 entrerà nel vivo; senz’altro una delle priorità della Asl, davvero un’opportunità di rilancio per il nostro territorio, all’altezza dei nostri validi professionisti”.
Per l'Asl la realizzazione del nuovo ospedale Santa Corona sarà il tema dei prossimi anni, come spiega il direttore generale dell'azienda sanitaria Michele Orlando. Il progetto di massima prevede la realizzazione di quattro piani fuori terra caratterizzati da una struttura a corpo quintuplo per le zone degenze che sormontano una piastra nella quale sono allocati i servizi a supporto quali le aree di emergenza urgenza, di diagnostica per immagini, dei laboratori, di accoglienza e prenotazione il blocco operatorio, il blocco endoscopico, l’area direzionale e quella dei servizi generali.
“Il finanziamento è stato definito – spiega Orlando - e a inizio settembre abbiamo potuto approvare il Piano esigenziale, primo documento che dà il via al percorso operativo e definisce i fabbisogni sanitari per il nuovo ospedale. Il cronoprogramma prevede poi la predisposizione entro marzo 2024 di altri due documenti richiesti dal nuovo codice degli appalti (Decreto Legislativo 36/2023): il Documento di fattibilità delle alternative progettuali (DOCFAP) e il Documento di Indirizzo della progettazione (DIP). In primavera sarà quindi possibile avviare la procedura per l’affidamento della progettazione del nuovo monoblocco del Santa Corona”. Il nuovo complesso ospedaliero sarà costruito secondo i più moderni principi di “hospital design” e sarà progettato per ospitare circa 360 posti letto di degenza oltre che tutte le funzioni proprie dell’Ospedale Santa Corona (Dea di II livello, Trauma Center, Hub della Rete Ictus, Hub della rete cardiologica).
“La realizzazione del nuovo ospedale Santa Corona – prosegue il direttore Orlando - avverrà in fasi successive di costruzione del nuovo stabilimento ospedaliero e demolizione di parte dei padiglioni ospedalieri attualmente esistenti. Tale processo garantirà in ogni fase dei lavori la regolare prosecuzione delle attività clinico-diagnostiche e quindi la completa integrazione fra le due strutture ospedaliere, “vecchio” Santa Corona e nuovo Santa Corona, sino al completamento del nuovo edificio ospedaliero. Tutti i passaggi sono naturalmente gestiti e condivisi con la Regione e sono da subito state avviate le interlocuzioni con il Comune di Pietra Ligure che ospita nel suo territorio questo importante progetto".
La progettualità e realizzazione della nuova struttura ospedaliera punteranno ad una organizzazione delle funzioni specialistiche di alta complessità tecnico‐professionale caratteristiche di DEA di II livello e di un centro Hub della rete traumi e della rete ictus e con una organizzazione funzionale in base a aree omogenee, intensità di cura e complessità assistenziale, durata della degenza, percorsi distributivi.
Gli spazi ospedalieri saranno progettati intorno alle persone secondo i modelli Patient design (progettazione con i pazienti al centro) e Staff design , con percorsi interni ed esterni diversificati e ottimizzati per diverse tipologie di flussi degli utenti (pazienti, staff, visitatori, fornitori) e di beni in entrata o in uscita dall’ospedale quali farmaci, cibo, rifiuti, ecc- Gli ospedalieri saranno realizzati con la finalità di garantire la possibilità di una rapida riconversione di singoli locali o interi settori ospedalieri per fronteggiare situazioni di emergenza o addirittura di catastrofi e adattarsi ad usi futuri anche non prevedibili.
Si punterà su tecnologie innovative per la pulizia e la sanificazione dell’aria e delle superfici, in grado di incrementare l’efficacia e ridurre il lavoro degli operatori e sull'adozione edi tecnologie innovative no-touch per ridurre il numero di superfici soggette a contatto manuale e quindi facilmente contaminabili con microrganismi.
Particolare attenzione sarà dedicata anche alle connessioni ( pedonale, ciclistica, viabilistica e trasportistica) alla connettività e informatizzazione; alla sostenibilità dell'impatto paesistico-paesaggistico con riferimento sia all'ambiente sia ai comparti circostanti ed interessati potenzialmente dall'incremento dell'edificazione e sostenibilità ambientale; potenzialità ad interventi successivi di ampliamento delle strutture, con disponibilità di valori ed indici adeguati e alla cura degli ambienti esterni.
Un'ampia letteratura dimostra che i giardini terapeutici rappresentano ambienti in cui sia gli utenti sia gli operatori sanitari possono rilassarsi, trovando sollievo dal punto di vista dello stress psicologico e delle pressioni quotidiane.