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Attualità | 27 dicembre 2023, 15:30

Abbancamento di rifiuti maggiore rispetto al previsto, la Provincia diffida i gestori della discarica del Boscaccio

Arpal ha evidenziato le criticità dopo un monitoraggio

Abbancamento di rifiuti maggiore rispetto al previsto, la Provincia diffida i gestori della discarica del Boscaccio

Un abbancamento di rifiuti in difformità a quanto previsto dal progetto approvato.

Questa la contestazione mossa da Arpal in seguito all'esito di un monitoraggio che ha portato la Provincia a diffidare la società Ecosavona, in qualità di gestore dell’impianto di discarica in località Boscaccio a Vado Ligure.

Secondo l'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale a dicembre 2022 sono stati rilevati volumi abbancati in eccedenza, rispetto al profilo autorizzato, per un totale di 35.000 m3; di questi, gli scostamenti di quota più importanti (tra i 5 e 10 metri) risultano localizzati nel rilevato della scarpata attorno ai 300 m di quota; il volume così delimitato ammonta approssimativamente a 25000 m3.

Arpal ha così attivato l’iter sanzionatorio previsto dalla normativa e la Provincia ha richiesto alla società di attivarsi immediatamente con lo scopo di sanare le irregolarità riscontrate e ad adeguarsi alle prescrizioni indicate.

Entro 15 giorni dalla ricezione del provvedimento trasmettere una proposta di cronoprogramma che definisca le tempistiche e gli interventi necessari per eliminare le criticità sopra richiamate, nel rispetto di quanto previsto ed autorizzato dal progetto approvato; entro 30 giorni dalla ricezione del provvedimento i gestori dovranno trasmettere a Regione, Settore Rifiuti, Provincia - Servizio Autorizzazioni Ambientali, Comune di Vado Ligure Servizio Ambiente, Arpal - Settore Aia e Grandi rischi, la verifica di stabilità per la condizione transitoria esistente; non appena terminate le operazioni di ripristino delle criticità riscontrate, dovranno trasmettere alla Provincia di Savona, al Comune di Vado Ligure, ad Arpal e a Regione Liguria, idonea documentazione tecnica che attesti gli interventi effettuati nell'impianto unitamente a tutte le verifiche ambientali ritenute idonee circa l’avvenuto ripristino dello stato dei luoghi e la cessazione delle condizioni di criticità sopra menzionate, con lo scopo di un riscontro degli enti.

"Il presente provvedimento di diffida costituisce comunicazione di avvio del procedimento di sospensione dell'autorizzazione in caso di mancata trasmissione delle integrazioni/osservazioni sopra citate o di avvio di procedimento di revoca dell’autorizzazione in caso di mancato adeguamento alle prescrizioni imposte con la presente diffida" spiegano dalla Provincia.

Luciano Parodi

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