Attualità - 24 dicembre 2023, 15:51

Hospice nel ponente savonese, l’amarezza di Marco Ghini (Bastapoco odv): “Ad oggi solo parole”

“Se ne parla dal 2016, con varie proposte: al Santa Corona, al Santa Maria di Misericordia, al Trincheri. Non importa dove, l’importante è che si faccia. I cittadini ne hanno bisogno”

Hospice nel ponente savonese. Se ne parla da tanto. A ricordarcelo è il dottor Marco Ghini, presidente di dell’associazione Bastapoco odv di Albenga, operativa da Finale ad Andora. “In questi giorni si è parlato dell’apertura di un hospice e la questione sembra sia dove realizzarlo. L’associazione Bastapoco attiva da anni, quotidianamente sul territorio, ha, dalla sua nascita, l’obiettivo primario di contribuire alla creazione di un hospice nei distretti dell’albenganese o finalese. Ad oggi, infatti, l’intera provincia ne ha solo uno a Savona.  Appare, quindi, evidente che un altro hospice sia assolutamente necessario. Se ne parla dal 2016, prima ipotizzando la struttura all’interno dell’ospedale di Santa Corona, poi all’interno dell’ospedale di Albenga e ultimamente all’interno dell’ Istituto Trincheri di Albenga con diverse ‘sfumature’ da parte dei singoli rappresentanti politici”. 

“Dal 2016 ad oggi, pertanto, solo ed esclusivamente parole – continua Ghini -.  Rendo noto, inoltre, che da anni una fondazione di Borghetto S.S. ha ricevuto da un privato una donazione di 2,5 milioni di euro per la realizzazione di un hospice”.

“Come associazione Bastapoco, che ha cuore questo problema, ci preme sottolineare che l’hospice è un’opera fondamentale per completare la realizzazione delle cure palliative nel nostro  territorio così come, contestualmente, è necessario potenziare il servizio domiciliare (ricordo che la Bastapoco ha contribuito negli anni, donando all’Asl2,  tre auto per questo servizio), a nostro parere, aumentando personale dedicato e adeguatamente formato anche per fornire agli assistiti una reperibilità h24 così come stabilito dalla Legge 38/2010. La popolazione che in questi anni si è rivolta a Bastapoco ne ha bisogno”.

Ma cos’è un hospice e perché è così necessario? Lo riassume in breve il dottor Ghini: “E’ una struttura residenziale dedicata alla degenza dei malati che necessitano di cure palliative che non possono essere effettuate a domicilio.  Il ricovero in hospice garantisce la disponibilità di un’assistenza specializzata 24 ore su 24 in un ambiente molto simile a quello domestico, che pone molta attenzione anche ai famigliari, alla loro accoglienza e al loro sostegno emotivo in qualunque momento della giornata. Dove realizzarlo? All’ospedale Santa Corona di Pietra, nell’ospedale Santa Maria di Misericordia di Albenga o al Trincheri non fa differenza – puntualizza -. E’, però, indispensabile realizzarlo con ambienti, strutture e personale dedicato alle cure palliative. In altre città d’Italia esistono strutture perfettamente funzionali all’interno di ospedali o residenze senza alcuna commistione con altri reparti perché questa ne è condizione indispensabile.  Ci pare che, parlando di Albenga, questa condizione sia possibile da realizzare sia in ospedale che al terzo piano del Trincheri”.  

“Nella speranza che questo non sia l’ennesimo articolo scritto invano auguriamo, a tutti gli ‘attori’ che possono agire per favorire le nostre richieste, buone feste e, dopo le feste, buon lavoro”, conclude Marco Ghini. 

Redazione