Tripla misura che guarda al sociale e alla sanità sul Bilancio di previsione regionale '24/'26, quella approvata con l'ok dell'aula di via Fieschi su richiesta degli emendamenti presentati dai gruppi di opposizione.
Il primo, approvato all'unanimità dal Consiglio Regionale, riguardava la modifica dell'allegato 1 sul rifinanziamento delle spese regionali aumentando i fondi inizialmente previsti per i centri antiviolenza, passando da 150 a 250mila euro.
"Una cifra più consistente gli interventi di prevenzione della violenza di genere e misure a sostegno delle donne e dei minori vittime di abusi - hanno dichiarato il capogruppo regionale del M5S, nonché proponente dell'emendamento e presidente della V Commissione, Fabio Tosi e il consigliere del PD Armando Sanna - Un dovere dare segnali concreti e far fare alla politica un salto in avanti nella battaglia alla violenza di genere".
Tra i sostenitori dell'iniziativa anche Linea Condivisa e Azione, quest'ultima col consigliere Pippo Rossetti che ha sottolineato non solo l'importanza di aver quasi raddoppiato l'impegno della Giunta, che tuttavia andrebbero ulteriormente implementati: "Servono altri fondi perché mancano ancora appartamenti per le donne che escono dalle case rifugio".
Tra le misure accolte vi è anche quella lanciata dalle opposizioni sullo psicologo di territorio, che sarà finanziato in ognuna delle cinque Asl liguri.
Una proposta particolarmente sentita dai gruppi di minoranza, che spiegano: "Un servizio sanitario in più che verrà inserito nei Lea, che permetterà che i costi dell’assistenza psicologica siano a carico del Servizio Sanitario Regionale e sono eventualmente integrativo altri fondi nazionali o comunitari".
"L’approvazione di questa misura pone la base per una politica costruttiva e di prospettiva in cui si mettono al centro i cittadini e il buon governo della Regione. Vigileremo sui tempi di attuazione" concludono sul tema, in una nota, i consiglieri Ioculano e Garibaldi (Pd), Tosi, Gianni Pastorino (Linea Condivisa) e Rossetti.
Il terzo ok alle proposte dell'opposizione è arrivato per sostenere, a fondo perduto, l'inserimento di medici di base e pediatri che scelgono di operare nelle aree interne.
"Si tratta di 150mila euro per rafforzare la sanità territoriale - spiega il consigliere dem Roberto Arboscello - Un contributo triennale a fondo perduto a favore dei medici di base delle aree disagiate per le spese di gestione, utenze e affitto, dei locali adibiti al ricevimento dei pazienti nelle zone dell’entroterra".
"Un passo in avanti per garantire a ogni cittadino il diritto all’assistenza sanitaria, anche a chi risiede in zone scoperte da un presidio sanitario. In questo modo si contribuisce a ridurre la disparità di servizio pubblico e si sostengono i medici di base in un servizio essenziale per i liguri" aggiunge Arboscello.