Politica - 21 dicembre 2023, 16:13

Savona, scontro in Consiglio sulla diffida di Ata. Il Comune chiede un incontro con il commissario

Palazzo Sisto chiede tempo per esaminare la documentazione allegata alla richiesta dei 2,6 milioni reclamati da Ata. L'opposizione “su questa vicenda Comune inerte, pagheranno i savonesi”

 

Nervosismo e scontro in consiglio comunale tra il sindaco Russo e i consiglieri di opposizione Arecco (FdI), Meles (5Stelle) e Orsi (PensieroLibero.zero) sulla diffida con cui Ata chiede al Comune ad adempiere al pagamento di 2,6 milioni circa per la gestione post mortem della discarica di Cima Montà.

Una prima diffida era stata inviata nel settembre 2021, prima dell'insediamento dell'amministrazione Russo. Gli oneri allora richiesti erano di 1,8 milioni (per la gestione dal 2006 al 2018). Dopo quella lettera ci sono stati incontri tra Comune ed Ata e gli organi responsabili del concordato.

Il Comune aveva risposto dopo un anno, nel settembre del 2022 dicendo che la richiesta era generica e non supportata né da documentazione, quindi ritenuta infondata.

“Ci eravamo detti disponibili ad un confronto. Da allora silenzio – ha spiegato in consiglio il sindaco Russo- in diverse occasioni ci eravamo detti disponibili al confronto fino alla diffida pervenuta a questa amministrazione lunedì18 dicembre con la qua le Ata informa di avere raccolto tutta la documentazione contabile inerente alla questione, a svolgere un'approfondita analisi dei rapporti intercorsi tra le parti definendo l'importo delle somme effettivamente sostenuto tra il 2006 e il 2028 di 2 milioni e 585mila 430 euro in base a delle voci ritenute aggiuntive rispetto a quelle fatte valere inizialmente".

"Abbiamo incaricato il legale di dare una risposta - ha concluso Russo -  che è in forma interlocutoria per raccogliere e un incontro con il commissario della procedura concorsuale che riteniamo doveroso” considero questo atto dell'amministratore unico di Ata estremamente grave”. Per Ata e Comune si potrebbe ora aprire un contenzioso Russo ha poi replicato alle osservazioni delle opposizioni, definite “fuori luogo”.

“Ci sono migliaia di fatture – ha detto Arecco – e mi chiedo nel momento in cui iniziavano a venire fuori queste somme nessuno l'ha avvertita? Come minimo arrivavano già da ottobre dello scorso anno Leggendo i dati sono molto precisi e ci sono fatture circostanziate. Sappiamo come andrà a finire, questi costi ricadranno sulla Tari”.

“Non discutiamo sulle ragioni del debito ma sulla gestione del debito e del credito - è intervenuto Fabio Orsi - . Nel momento in cui mi trovo un creditore che vanta un credito di 1,8 milioni, il buon padre di famiglia che gestisce un ente non si disinteressa del tema. Ho chiesto due volte all'assessore Auxilia e due all'amministratore di Ata in Commissione qual era la posizione su questo credito vantato da Ata e l'assessore Auxilia ha detto che questa somma non era dovuta. Non è mai stata espressa volontà di approfondire il tema”.

Secondo i 5Stelle è mancato il controllo su una società controllata dal Comune. “C'è nervosismo sul tema di Cima Montà ed è lecito – ha detto Manuel Meles consigliere dei 5Stelle- Nulla è dovuto ad Ata è stato ripetuto più volte anche in quest'aula, un ultimo nella seduta del mese scorso alla in presenza dell'amministratore unico che sollecitata sul tema ha detto che erano in corso i conteggi e avendo perso due anni sono diventati più del milione e otto del 2021".

"Il paradosso non è tanto che quei soldi siano dovuti - ha concluso Meles -  ma che la società che noi controlliamo in house providing vada a chiedere al Comune una somma enorme, rilevante senza che il Comune ne sapesse qualcosa. Ritengo che sia poco credibile”.

Russo ha poi replicato alle osservazioni delle opposizioni, definite “fuori luogo” ed ha ammesso che ci sia un “problema nel rapporto co

n Ata”.