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Attualità | 20 dicembre 2023, 16:00

Piscina incompiuta di Albisola, il Comune punta a realizzare un campo da pallavolo con una palestra per l'arrampicata

Comunicato a IRE e al Ministero la conclusione del contenzioso con la ditta fallita, ha deciso di intervenire sull'area di Luceto. Nell'ipotesi progettuale, poi bocciata, anche un bike park

Piscina incompiuta di Albisola, il Comune punta a realizzare un campo da pallavolo con una palestra per l'arrampicata

La realizzazione di un campo da pallavolo con la possibilità di creare una palestra artificiale di arrampicata per una cifra complessiva di 2 milioni e 350 mila euro.

La giunta comunale di Albisola Superiore ha approvato in linea tecnica lo studio di fattibilità tecnico economica per effettuare il futuro intervento nell'ex piscina incompiuta di Luceto.

Il comune nell'ottobre del 2021 aveva rinunciato al processo in Appello a Genova contro la società Gesta srl e aveva deciso di conferire 852mila euro all'azienda fallita. Nel giugno del 2004 la ditta aveva stipulato con l'amministrazione comunale due contratti di concessione: uno con il quale si impegnava a costruire una piscina coperta, oltre alle opere di sistemazione esterna e una sala polivalente a fronte del pagamento da parte del Comune, della somma di 2 milioni e 385mila euro; l'altro invece li impegnava a costruire una piscina scoperta.

Il Comune però, nel 2007, considerato lo stato di fermo dei lavori (arrivati fino al tetto) e ritenuto che Gesta fosse venuta meno nei requisiti necessari per la titolarità della concessione, aveva dichiarata decaduta la stessa per la costruzione e la gestione della piscina coperta e aveva deciso di risolvere il contratto.

Un anno dopo invece considerato il fallimento della società, aveva dichiarato la decadenza dalla concessione della piscina scoperta e anche in quel caso aveva deciso di rescindere il contratto. Se per la piscina coperta però i lavori non erano stati conclusi, per quella scoperta le opere erano state eseguite totalmente per 852mila euro.

A seguito però della risoluzione dei due contratti, la Curatela fallimentare di Gesta aveva richiesto il diritto ad ottenere il controvalore delle opere eseguite (852mila euro e 1 milione e mezzo per la piscina coperta), con il comune che si era opposto alle pretese perché secondo loro non era stato tenuto conto del contro credito maturato in capo all'amministrazione, rappresentato dal controvalore delle opere non eseguite, dai costi da sostenere per il completamento delle opere, dagli adeguamenti economici maturati per il ritardo e dai costi necessari per la demolizione, rimozione e smaltimento delle opere.

Da lì l'inizio del procedimento che però aveva visto condannato il comune al pagamento di 1 milione e 136mila euro. Successivamente l'amministrazione albisolese aveva fatto ricorso in Appello, che aveva poi però deciso di ritirare, effettuando la transazione per la ditta.

Per questo ora il Comune nel maggio del 2022 aveva comunicato a I.R.E. Spa (attuale soggetto responsabile del Patto Territoriale di Savona) ed al Ministero dello Sviluppo Economico, la conclusione dell’iter relativo al contenzioso ed aveva confermato la volontà di completare gli interventi effettuando una approfondita disamina ed un'ampia valutazione nel suo complesso, con la redazione di un nuovo progetto di completamento delle infrastrutture, valutando ogni soluzione possibile e sostenibile utile per raggiungere gli obiettivi del finanziamento ancora da acquisire.

Nel dicembre di un anno fa poi era stato affidato allo studio Armellino&Poggi la redazione dello studio di fattibilità per la cifra di 44mila euro con l'amministrazione che intende coprire una parte del costo dei lavori del nuovo intervento infrastrutturale con l’utilizzo delle somme ancora da erogare dei contributi assegnati nell’ambito del Patto Territoriale della Provincia di Savona che ammontano a 1 milione e 97mila euro.

La spesa ammissibile in base a quanto disposto dal Ministero dello Sviluppo Economico, per poter ususfruire dei contributi ancora da erogare è invece pari a 1 milione e 465mila euro di cui 368mila euro a disposizione del Comune albisolese.

Il progettista ha quindi proposto due ipotesi progettuali: la realizzazione di un campo da pallavolo con annessi servizi; la realizzazione di un bike park e annessi servizi. In aggiunta ad entrambe le soluzioni era stata anche ipotizzata la realizzazione di una palestra artificiale per attività di arrampicata.

Il primo progetto prevede di sfruttare la fossa della piscina per l’inserimento del campo da pallavolo. L'utilizzo consente di ottenere, all’interno della struttura esistente, le altezze regolamentari per il campo. Inoltre le dimensioni della fossa della piscina consentono, planimetricamente, la realizzazione di un campo regolamentare. A questa attività di associa, nell’area di confine tra i due corpi di fabbrica esistenti con altezze diverse, la realizzazione di due pareti artificiali per scalata con gradi difficoltà diversificati. La palestra è dotata di spogliatoi indipendenti per le due attività e di una palestra che potrà essere utilizzata sia a supporto delle attività prevalenti che come elemento indipendente eventualmente a gestione autonoma. La dimensione di quest’ultima consente l’inserimento anche di un’area benessere (sauna, bagno turco, docce emozionali).

Con lo scopo di rendere maggiormente attrattiva le attività della palestra di pallavolo è stata prevista la realizzazione di una tribuna (addossata i locali spogliatoio e palestra che si sviluppano su due piani) per una capienza spettatori di circa 300 persone. Il costo stimato dei lavori è di 1 milione e 750mila euro, oltre alle somme a disposizione dell’amministrazione pari a 600mila euro per un totale complessivo di € 2 milioni e 350mila euro.

La seconda ipotesi prevede, seguendo una percorso maggiormente legato ai ragazzi, la realizzazione di un bike park in parte scoperto ed in parte ospitato sotto la copertura e con lo sfruttamento, per le morfologie altimetriche, della fossa della piscina esistente.

La realizzazione della pista consente uno sviluppo, per l’area interna, di 110 ml, e di 75 per la pista esterna. Anche in questo caso per consentire la fruizione dello spettacolo sportivo al pubblico è prevista la realizzazione di una tribuna. Le rimanenti parti (palestra di roccia artificiale, spogliatoi, palestra, area benessere) rimarrebbero inalterate rispetto alla prima soluzione. Il costo stimato dei lavori è di 1 milione e 441mila euro oltre ai 600mila euro messi a disposizione dall'amministrazione per un totale di 2 milioni di euro.

Il comune avrebbe quindi deciso di optare per la palestra di pallavolo perché risulterebbe essere un’esigenza fattiva della comunità locale e garantisce un bacino di utenza consolidato. Con il connubio tra sport tradizionale (pallavolo) e sport innovativo (arrampicata artificiale) che creerebbe un mix che renderebbe attraente la gestione per un eventuale affidamento a società sportive/privati.

Il Comune ora si impegna a recuperare le risorse finanziarie dall’anno 2025 nell’ipotesi in cui I.R.E. e il MISE accolgano la richiesta di rimodulazione dei progetti per la spesa complessiva di 2 milioni e 335mila euro per la realizzazione dell’opera prevista nello studio di fattibilità tecnico economica che sarà coperta per 1 milione e 97mila euro con i contributi dei Patti Territoriali e 1 milione e 252mila euro tramite l’utilizzo di fondi di bilancio comunale dall’anno 2025; oppure 824mila euro con il contributo dei Patti Territoriali e 1 milione e 525mila euro tramite l’utilizzo di fondi di bilancio comunale per il 2025.

Luciano Parodi

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