Attualità - 19 dicembre 2023, 19:49

Finale, primo importante passo per l' "Oratorio Laico": firmata la convenzione tra Comune e Benedettini

Il documento regolerà l’utilizzo degli spazi vicini all'Abbazia di Pia per finalità di aggregazione giovanile: "Un progetto in cui abbiamo creduto come Comune insieme a Parrocchia e Diocesi"

E' arrivata stamani la firma sulla convenzione che pone le basi per lo sviluppo del tanto atteso "Oratorio laico" pronto a nascere a Finalpia, nelle aree di proprietà dei frati benedettini, in quel campetto da tutti conosciuto come "don Carlo" in onore di don Carlo Sciandra, il frate finalese scomparso nel settembre 2020 e storica colonna portante della comunità monastica.

Sono stati don Franco, priore e parroco dell’Abbazia, e i dirigenti comunali insieme al sindaco Frascherelli a siglare la convenzione che regolerà l’utilizzo dell'oratorio per finalità di aggregazione giovanile.

"Uno dei progetti a cui tengo di più: la possibilità di creare uno spazio per i giovani adolescenti - commenta il sindaco Ugo Frascherelli - Non solo per svago sportivo ma anche per creare possibilità di crescita e di formazione, creando una sinergia tra pubblico e privato (anche se si parla di una parrocchia). In modo un po’ impreciso utilizzo spesso il termine 'oratorio laico': di certo un ossimoro in prima lettura ma che fa comprendere pienamente il profondo significato del nostro progetto in cui parrocchia e diocesi hanno da subito creduto".

L’Amministrazione finalese ha stanziato infatti 600mila euro destinati al recupero e ristrutturazione dell’oratorio. Si inizierà con un incarico a professionisti esterni che redigeranno un progetto per il recupero del compendio immobiliare: in base al progetto e ai suoi costi il Comune otterrà in cambio la possibilità di utilizzare i locali dell'oratorio e le sue strutture per progetti sociali e non solo. 

"Un grande orgoglio traguardare questo importante risultato - commentano il vicesindaco Andrea Guzzi e l’assessore al Sociale, Clara Brichetto - stiamo lavorando da tempo, in piena collaborazione tra settore Lavori Pubblici e Sociale, a questo progetto e siamo convinti possa essere vero esempio per molte comunità simili a noi. Non si tratta solo di un progetto sociale ma di un vero esempio di co-progettazione che avrà ripercussioni anche sul rilancio dell intero quartiere. Da vedere in collegamento con il recupero urbanistico e architettonico della piazza, e di tutto il rione, due fattori entrambi parte dello stesso obiettivo: lo sviluppo del tessuto sociale".

Si tratta, inoltre, dell'inizio di un percorso con molte potenzialità. Strettamente collegato ad esso è anche il cinema "Angelicum" che potrà tornare, con questa iniziativa, a essere "attrattiva del rione e dell'intera città con la possibilità di creare eventi cinematografici, corsi di formazione, corsi di teatro e di cinema. Insomma un connubio tra sociale, cultura e rigenerazione urbana; parole chiave per il rilancio della Comunità" secondo gli amministratori finalesi.

Redazione