Ancora scontro in Acque pubbliche savonesi formata Consorzio del depuratore di Savona, dalla Servizi Ambientali di Borghetto e Loano e dalla Sca di Alassio. Oggi c'è stato un nuovo cda che aveva tra le pratiche quella sul Pnrr e le opere migliorative e di ampliamento dell'impianto di depurazione di Borghetto e il Budget 2024.
Oggetto di scontro tra Ferro (Presidente di Aps) Emanuela Preve (presidente di Sca) e Barbara Balbo (Servizi Ambientali) sono le differenti visioni di Sca e Servizi ambientali rispetto al Consorzio Acque pubbliche savonesi sull'intervento sull'impianto di Borghetto e sul budget 2024.
Il progetto del depuratore di Borghetto, finanziato con il Pnrr, prevede il raddoppio della portata dell'impianto finalizzato a portare a Borghetto i reflui di Pietra Ligure anche nel picco della stagione estiva e anche di Albenga, sia per il lato già collegato della riva sinistra del Centa e del lato destro (località di Vadino ecc).
Il progetto presentato da Ferro non è passato ed è stato invece votato quello di Borghetto. Un altro scontro ha riguardato il budget di previsione 2024 che non è passato: dopo una accesa discussione il cda ha deciso di non discuterlo nella sede odierna.
A Ferro sarebbero state contestate in particolare le consulenze previste per fare la fusione, una cifra che si aggira sui 250 mila euro, oltre a circa altrettanti spesi fino ad ora. Passato invece il budget 2023. Una decina di giorni fa Ferro era andato in minoranza anche sul contratto infra consortile.