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Attualità | 14 dicembre 2023, 16:05

Rigassificatore, “Quale impatto per la città e l’ambiente?”: il 17 dicembre un incontro pubblico a Savona

Si terrà nella sala NH Hotel Savona Darsena alle 15.30

Rigassificatore, “Quale impatto per la città e l’ambiente?”: il 17 dicembre un incontro pubblico a Savona

“Il Governo e la Regione Liguria marciano spediti per la collocazione del rigassificatore Golar Tundra di Snam a Vado, mentre Comuni, cittadini e attori economici del comprensorio rimangono contrari, dati tecnici alla mano. L’occasione per approfondire le criticità di questo progetto sarà l’incontro pubblico ‘Rigassificatore a Vado Ligure. Quale impatto per la città e l’ambiente’, promosso da Maria Angela Danzì, deputata Non Iscritta al Parlamento europeo, per domenica 17 dicembre, a partire dalle 15.30”. Lo affermano dal M5S con una nota stampa.

Con Danzì, moderati da Stefania Scarone, consigliera comunale di Albisola Superiore, interverranno la deputata Non Iscritta, Tiziana Beghin; il deputato, Roberto Traversi; il consigliere regionale, Paolo Ugolini; il sindaco di Quiliano, Nicola Isetta; il giurista ambientale, Marco Grondacci; la biologa marina, Nadia Repetto.

Sul rigassificatore di Vado, Danzì e Beghin hanno presentato un’interrogazione alla Commissione europea e sono due le interpellanze depositate alla Camera da Roberto Traversi.

“La decisione di spostare il rigassificatore di Piombino a Vado Ligure è a dir poco discutibile”, sostiene Maria Angela Danzì. “I cittadini non lo vogliono perché avrà un innegabile impatto sul turismo ma anche perché danneggerà diversi siti Natura 2000, quelli protetti dall’Unione europea per salvaguardare la biodiversità”.

“Su questo progetto, infatti, sia Ispra sia l’Istituto Superiori di Sanità hanno messo in luce alcune criticità in materia di sicurezza ambientale e sanitaria – affermano -. L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale ha messo nero su bianco una serie di criticità: per esempio ha dichiarato l’attuale studio idrodinamico ‘insufficiente’, tenuto conto del contesto ambientale particolarmente esposto a mareggiate di grande intensità, facendo riferimento ‘potenziali eventi di tsunami’. Oppure ha avvertito che ‘occorre considerare la presenza dell’Area Marina Protetta Isola di Bergeggi nell’ambito degli studi di alterazione della qualità chimica delle acque derivante da scarichi idrici in fase di esercizio".

“Anche l’Istituto superiore di Sanità ha evidenziato una serie di inadeguatezze di un progetto considerato carente. Così come hanno fatto la Capitaneria di Porto o i Vigili del fuoco. Dunque, non un’opposizione populista come dice il presidente della Liguria e commissario straordinario per il rigassificatore, Giovanni Toti - commenta Danzì -, ma supportata da dati scientifici che dimostrano il rischio per la salute e l’ambiente. E per il turismo e tutti i settori economici del territorio, agricoltura compresa. L’articolo 6 della direttiva Habitat impone all’Italia una serie di obblighi e di procedure specifiche per la conservazione e la protezione dell’area marina protetta di Bergeggi, che si trova nelle vicinanze in cui la nave rigassificatore verrà attraccata. La Commissione deve intervenire, far rispettare i provvedimenti europei e fermare una volta per tutte questo ecomostro che nessuno in Liguria, a parte il Presidente Toti, vuole”.

“Anche il mondo economico savonese ha espresso numerose perplessità sul progetto. Le principali associazioni di categoria di industriali, commercianti e agricoltori hanno messo in evidenza gli effetti negativi, tra gli altri, su ‘ben tre attività industriali, di cui due di interesse pubblico’, sul comparto agricolo con la ‘sottrazione di superfici coltivate in modo irreversibile’ e, più nello specifico, ‘sulla vocazione agroalimentare assunta negli ultimi anni dall’area del quilianese’”, conclude.

Redazione


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