Si lavora per trovare un accordo sul futuro dell'acqua pubblica ed evitare un commissariamento.
Dopo gli ultimi eventi che hanno visto mettere in minoranza il presidente di Aps Nanni Ferro da parte del cda (Emanuela Preve da Barbara Balbo) sul contratto infraconsortile, per la suddivisione delle mansioni tra le società, il Comune di Savona si prepara a portare la proroga alla fusione in commissione consiliare lunedì prossimo poi nel consiglio comunale del 21 dicembre, proprio in vista dell'assemblea dei soci di Aps del 22.
La fusione in Aps (Acque pubbliche savonesi) di Consorzio Depurazione Acque per Savona; Servizi Ambientali per Borghetto e Loano e Sca per Alassio doveva essere fatta per il 31 dicembre di quest'anno. Non si è però arrivati a quell'obiettivo e si andrà alla proroga. Il problema è trovare una data che vada bene a tutti i soci. Il Comune di Savona, come aveva spiegato il sindaco Russo in una lettera ai Comuni soci - richiamando l'accordo condiviso del'11 luglio scorso e chiedendo il rispetto dei punti approvati in quell'occasione - ha portato in giunta la proroga della fusione al 30 giugno 2025. Altri Comuni invece hanno deliberato la data del al 31 dicembre 2025, come Borghetto e Loano e Alassio, Albenga ma sarebbero in corso “trattative diplomatiche” per arrivare ad una mediazione che accontenti tutti ed eviti il commissariamento e che l'acqua pubblica rischi di finire in mano ai privati.