“Con stupore, perplessità e rammarico, e con profonda indignazione apprendiamo solo dalla pubblicazione di una nota stampa che la struttura commissariale ha formalmente riaperto i termini per la presentazione di offerte definitive e vincolanti per l'acquisto di Piaggio Aerospace. Questo, a distanza di qualche giorno dall'incontro avuto con l'assessore Piana in Regione, alla presenza dei capigruppo e alla vigilia del confronto previsto lunedì 18 dicembre in Unione Industriali a Savona, non è accettabile nel metodo e nel merito”. Così le segreterie Fim, Fiom, Uilm di Savona, unitamente a Rsu di Piaggio Villanova D’Albenga e Rsa Piaggio Aviation, dopo aver letto l’annuncio dato a mezzo stampa dai commissari straordinari di Piaggio Aero Industries e Piaggio Aviation, Carmelo Cosentino, Vincenzo Nicastro e Gianpaolo Davide Rossetti (leggi QUI).
“Non è rispettoso delle OO.SS. e delle corrette relazioni sindacali e delle preoccupazioni più che legittime dei lavoratori coinvolti – proseguono -. Piaggio è in amministrazione straordinaria da 5 anni e due bandi di gara per la vendita non sono andati a buon fine. Ora, in piena procedura del terzo bando con tempistiche strette e non più prorogabili oltre maggio 2024, assistiamo ad un ulteriore e preoccupante colpo di scena”.
“Questa proroga - continuano - non vorremmo che lasciasse presagire il fatto che di proposte concrete strutturate, industriali e di prospettiva ci sia poco o nulla. Come mai non si è concluso l'iter di vendita ad Agosto 2022 e nonostante i solleciti di chiarimento non abbiamo saputo nulla? Una soluzione a capitale statale, anche in supporto a soggetti privati, è scartata definitivamente?”.
“Non c'è più tempo e serve fare chiarezza immediatamente. Governo, ministeri competenti, enti istituzionali e struttura commissariale devono essere garanti del futuro di Piaggio Aerospace e di un suo rilancio, che deve assolutamente partire da un piano industriale serio concreto condiviso basato su elementi di salvaguardia occupazionale e investimenti nel più breve tempo possibile”, concludono da Fim, Fiom e Uilm.