Attualità - 11 dicembre 2023, 18:19

“L’Italia sono anch’io”, in Prefettura a Savona si traccia il bilancio del progetto per l'inclusione dei migranti

Un punto sulle varie iniziative che, oltre agli organi di governo territoriale, hanno visto coinvolti enti privati, UniGe e sindacati

Percorsi fatti e piani futuri. E' stato un bilancio complessivo di quanto fatto finora con un occhio a quanto ancora resta da mettere in campo quello tracciato nell'ultima riunione del Consiglio Territoriale per l'Immigrazione svoltosi in Prefettura a Savona principalmente per valutare le attività svolte nell’ambito del progetto “L’Italia sono anch’io”, finanziato con risorse del Fondo Asilo Migrazione e Integrazione.

Il progetto, avvalendosi di un partenariato attivato tra la stessa Prefettura quale ente capofila, l’Università degli Studi di Genova e soggetti privati del settore sociale (Fondazione L’Ancora e Cooperativa Agorà) ha consentito di migliorare, in termini di efficacia, efficienza e qualità, gli standard dei servizi offerti dal sistema territoriale di accoglienza dei migranti, con un riguardo particolare ai profili del monitoraggio e della valutazione della gestione amministrativo-contabile dei centri di accoglienza straordinaria e al rafforzamento del network territoriale per la gestione dei fenomeni migratori.

Tra i risultati raggiunti da segnalare come siano state implementate le capacità di coordinamento e gestione dei servizi rivolti ai cittadini stranieri attraverso il costante miglioramento dei processi organizzativi e amministrativi, oltre all’individuazione di nuovi modelli per affinare le capacità di individuazione e presa in carico di soggetti vulnerabili. Ma anche servizi di mediazione linguistica e culturale per agevolare i richiedenti protezione internazionale nei rapporti con gli apparati pubblici e fornire loro la più ampia e completa informazione sulle questioni di loro interesse.

Fra i risultati più importanti conseguiti nell’ambito dell’iniziativa, si poi inserisce il percorso di attuazione nel savonese del protocollo nazionale d’intesa sottoscritto dai Ministeri dell’Interno e del Lavoro, dall’Ance e dalle organizzazioni sindacali del settore edilizio (Fillea Cgil, Filca Cisl e Fenal Uil), con l’obiettivo di "aprire" sbocchi lavorativi nel settore delle costruzioni a favore di migranti vulnerabili al termine della frequenza di specifiche attività formative presso la Scuola edile di Savona.

Nel corso della riunione, i docenti del Dipartimento di Scienze della Formazione UniGe hanno invece illustrato i risultati delle innovative tecniche di ricerca sociale realizzate dall'ateneo, con il coinvolgimento di operatori pubblici e privati impegnati nel settore della gestione dei flussi migratori, basate sulla semantica dei dati raccolti nell’ambito di appositi world cafè e photovoice con lo scopo di ricavarne una mappatura aggiornata dei fabbisogni sociali del territorio e contribuire così a sviluppare azioni più efficaci a tutela dei soggetti vulnerabili.

I photovoice hanno anche consentito di raccogliere, fra i migranti interessati, documentazione fotografica che veicola messaggi in tema di inclusione sociale. Le fotografie sono esposte nell’atrio del Palazzo del Governo di Savona, visitabile negli orari di apertura al pubblico degli uffici.

Durante la seduta del CTI è stata presentata la campagna di promozione del numero antiviolenza 1522, promossa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri attraverso il Dipartimento per le Pari Opportunità e gestita dall’Associazione Differenza Donna Aps, che accoglie, gratuitamente, 24 ore su 24, mediante operatrici specializzate, le richieste di aiuto e sostegno delle vittime di violenza e stalking.

È stata, ancora, ricordata la prossima scadenza, fissata al 17 gennaio 2024, dell’avviso pubblico per la presentazione di progetti di accoglienza dei minori stranieri non accompagnati finanziabili con risorse del FAMI 2021-2027 (QUI il bando).

Infine, sono state richiamate le modalità e le scadenze stabilite per la presentazione on line delle istanze relative al Dpcm 27 settembre 2023, con la programmazione dei flussi d’ingresso dei lavoratori non comunitari nel territorio dello Stato per il triennio 2023-2025 (clicca QUI).

Redazione