Nella religione, una reliquia (dal latino reliquiae che significa resti) è un oggetto o un articolo di significato religioso del passato. Di solito è costituito dalle spoglie fisiche o dagli effetti personali di un santo o della persona venerata conservati a scopo di venerazione come memoriale tangibile. In senso religioso, si tratta di resti corporali, oggetti d’uso, prodotti o tracce di personaggi d’importanza religiosa, o attribuiti a essi, custoditi in luoghi sacri e venerati nel culto; in particolare, nella tradizione cristiana, i resti mortali del corpo (o il sangue custodito in ampolla) dei martiri della fede, gli strumenti.
Molti cattolici ritengono, attraverso le reliquie, di poter chiedere più efficacemente l’intercessione del santo a cui esse sono connesse. Così, ad esempio, la persona che domanda una grazia, per sé o per altri, può visitare il luogo in cui la reliquia è custodita, e (se permesso) toccarla o baciarla.
Le “reliquie” si impongono - siano esse resti corporei oppure oggetti appartenenti alla persona in vita - come veicoli della sacralità: un valore aggiuntivo che la comunità stessa conferisce loro. E se il “sacro” nasce come prodotto culturale determinato da una scelta umana, esso non preesiste come una categoria a priori.
Le reliquie sono conservate in contenitori, detti reliquiari, che talvolta sono capolavori di oreficeria e sono normalmente possedute da chiese o altri enti religiosi. Vanno, pertanto, custodite in apposite urne sigillate e collocate in luoghi che ne garantiscano la sicurezza, ne rispettino la sacralità e ne favoriscano il culto.
Reliquie di III° classe: viene considerato tale ogni oggetto che sia entrato in contatto con Reliquie di I° classe. Tradizionalmente sono costituite da pezzi di stoffa entrate direttamente in contatto con il corpo del santo. Ma anche: ex lapide sepulchri.
Queste minime seppur interessanti note sono sinteticamente ricavate dalla “lectio brevis” sul tema che verrà proposta sabato 9 dicembre dalle ore 17 alle 18.15 presso la chiesetta di Santa Lucia.
L’incontro rientra nel novero delle tante iniziative spirituali, artistiche e culturali organizzate dalla Confraternita dei S.S. Agostino e Monica.
Il relatore sarà il dott. Felicino Vaniglia, vice priore e studioso di tematiche attinenti alla storia del Cristianesimo.