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Attualità | 07 dicembre 2023, 14:37

“No al Cpr ad Albenga”: il Consiglio comunale di Villanova solidale con l’Amministrazione Tomatis

“Siamo solidali con loro perché pensiamo che le loro preoccupazioni siano le preoccupazioni di tutto il comprensorio”

“No al Cpr ad Albenga”: il Consiglio comunale di Villanova risponde all’appello dell’Amministrazione Tomatis

Il sindaco di Villanova d'Albenga lo aveva già affermato ai microfoni di Savonanews, ora il “No alla realizzazione di un CPR ad Albenga” arriva da tutto il Consiglio comunale,   fra i primi Comuni a rispondere all’appello lanciato dal sindaco Riccardo Tomatis, che all’unanimità chiede al Ministero dell'Interno e al Presidente della Regione Liguria di escludere la Città ingauna da qualsiasi ipotesi di candidatura presente e futura, atta a ospitare un Centro di Permanenza e Rimpatrio.

“Comprendiamo le motivazione espresse da Albenga e dai suoi cittadini – spiega il sindaco Pietro Balestra – Siamo solidali con loro perché pensiamo che le loro preoccupazioni siano le preoccupazioni di tutto il comprensorio che ha una vocazione turistica e anche agricola, settore che, per altro, già contribuisce moltissimo, dando occupazione a molti immigrati”.

A preoccupare l’Amministrazione di Villanova d’Albenga è anche l’esperienza negativa vissuta da altre comunità in cui sono stati insediati questi centri.

“E’ quotidianamente  alla cronaca dei giornali– sottolinea il vice Sindaco Paolo Cha – .Ci preoccupa che spesso questi CPR realizzati in fretta e furia, per contrastare l’emergenza, si trasformano in vere e proprie  strutture detentive ove si vive in condizioni inumane e viene fornita una scarsa qualità nei servizi essenziali rispetto ai costi sostenuti dallo Stato. Situazioni che poi sfogano in proteste e rischi anche per l’ordine pubblico. Crediamo che si debba ripensare a questo modello di accoglienza. Non basta individuare edifici che sono magari da molto tempo disabitati. Sono necessari locali adatti e l’esistenza di un sistema sul territorio che realizzi una integrazione, anche temporanea, prima del rimpatrio o del riconoscimento di eventuali diritti a permanere in Italia. Sono necessari spazi che siano al contempo idonei a garantire una dignitosa permanenza agli ospiti, dotati di adeguate recinzioni e facilmente sorvegliabili".

Redazione

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