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Eventi | 04 dicembre 2023, 15:42

In Regione la presentazione del libro “I Tesori di Albenga. Olio, vino e ortaggi”, di Paolo Lingua, con ricettario di Roberto Pirino

Pirino: “Lo spirito è quello di far comprendere il silenzio che cala sulla terra di Albenga la sera, ma che ti introduce al giorno successivo per poter portare ancora nuovi prodotti e nuove emozioni”

In Regione la presentazione del libro “I Tesori di Albenga. Olio, vino e ortaggi”, di Paolo Lingua, con ricettario di Roberto Pirino

Oggi, 4 dicembre, alle 17, nella sala Nassiriya della Regione Liguria a Genova, verrà presentata l’ultima opera dedicata all’agroalimentare di Paolo Lingua: “I Tesori di Albenga. Olio, vino e ortaggi”, con ricettario in appendice a cura di Roberto Pirino (De Ferrari editore).

La conferenza è parte integrante degli eventi culturali dell’Accademia Italiana della Cucina, con la partecipazione delle tre Delegazioni della Provincia di Genova, di quelle di Albenga e del Ponente ligure e la collaborazione dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Liguria. Gli interventi del convegno sono a cura di Alessandro Piana, vicepresidente della Regione Liguria con delega all’Agricoltura e al Marketing Territoriale, di Paolo Lingua, autore del volume e coordinatore territoriale della Liguria dell’Accademia Italiana della Cucina, di Egle Pagano, socia onoraria della Delegazione del Tigullio, e di Roberto Pirino, delegato di Albenga e del Ponente Ligure dell’Accademia.

Paolo Lingua è uno storico della cucina e ha voluto scrivere questa ricerca sulla bonifica agraria della piana di Albenga, affidandomi la parte relativa al ricettario – spiega Roberto Pirino ai microfoni di Savonanews -. Ne sono stato veramente onorato e ho cercato subito una chiave ‘sincera’ per parlare dei nostri prodotti, delle nostre campagne”. Pirino ha infatti raccolto testimoniante e ricordi di persone anziane, tutte donne, che nella vita hanno esercitato l’attività di agricoltrici e che hanno raccontato le emozioni legate a ogni ortaggio che coltivavano".

I campi ad Albenga non sono tutti uguali – continua Pirino -. Ogni contadino distingueva la propria produzione da quella del vicino di campo. C’era chi aveva più carote, chi più porri, più aromatiche o pomodori e via così. Soprattutto quando la piana di Albenga era in un periodo di grande semplicità, la verdura non era uno degli ingredienti del piatto ma era proprio il piatto. Andavano nel campo, raccoglievano il prodotto più maturo o pronto al consumo, lo cucinavano con grande semplicità, lo condivano con il proprio olio e la cena era pronta”.

In pratica, la vera essenza delle verdure di Albenga, secondo Pirino, è nell’estrema semplicità della preparazione, perché il prodotto eccellente rappresenta il piatto stesso, soprattutto in periodi in cui l’agricoltore non pensava all’estetica del piatto, ma esclusivamente a nutrirsi. “Lo spirito è quello di far comprendere il silenzio che cala sulla terra di Albenga la sera, ma che ti introduce al giorno successivo per poter portare ancora nuovi prodotti e nuove emozioni”.

Pirino ha dedicato il suo ricettario “alla memoria di chi con sacrificio, tenacia e sobria gioia ci ha donato questi ricordi infiniti. Questo racconto scava nella terra, riporta alla luce tracce di un passato remoto e prossimo, come da una ricerca archeologica volta a riportare in vita ricette dimenticate, riposte nel cassetto dei ricordi di famiglia, nell'armadio della soffitta, aperto di nuovo per noi e per chi ha il desiderio di sentire il sapore della Liguria di un tempo. Quella originale, non confusa dal rumore e dalle contaminazioni recenti”.

Maria Gramaglia

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