Tappa ad Alassio questa settimana per la rubrica #ILBELLOCISALVERÀ, per una chiacchierata con Diego Coppo e Danilo Bascheri, gestori, in tempi diversi, dello stabilimento balneare “Molo”, che ha ottenuto, proprio pochi giorni fa, l’iscrizione al Registro delle Imprese Storiche delle Camere di Commercio d’Italia, prestigioso titolo assegnato soltanto ad attività che vantano oltre 100 anni di storia.
Questa è una storia di mare e di passione che attraversa due famiglie e diverse generazioni. “Lo diciamo con tanta umiltà, ma siamo veramente felici” affermano Diego e Danilo, con la voce gioiosa di chi finalmente ce l’ha fatta. “Da pochi giorni abbiamo ricevuto la mail di conferma di certificazione di impresa storica e siamo veramente orgogliosi. C’è stato un lunghissimo lavoro per arrivare a questo traguardo - spiega Diego Coppo, l’attuale gestore dei Bagni Molo di Alassio, a pochi passi dal pontile Bestoso - Abbiamo dovuto documentare la lunghissima attività di questo stabilimento e non è stato semplice. Informazioni, testimonianze sui libri, analisi di documenti, testimonianze visive, dipinti e immagini sono andati a costituire il piccolo archivio che ci ha permesso l’iscrizione al Registro delle Imprese Storiche”.
Con l'avvento della rivoluzione industriale del periodo vittoriano, nobili e famiglie facoltose inglesi hanno iniziato a cercare località nel Mediterraneo in cui trascorrere il periodo invernale, dove il clima è “gentile” e l’aria più pulita. Nasceva l’antenata dell’“elioterapia”. “Gli inglesi scoprono prima la zona di Sanremo e Bordighera e poi la baia di Alassio - spiega Coppo – Inizialmente, gli inglesi andavano in spiaggia accompagnati dalla servitù, che allestiva uno spogliatoio mobile. Poi, con il tempo, i pescatori locali, dietro laute mance, hanno iniziato a predisporre piccole casette in legno, precursori delle moderne cabine, messe a disposizione dei turisti. Gli stabilimenti balneari, come siamo abituati a pensarli noi, sono nati parecchio dopo, nel dopoguerra. I Bagni Molo – prosegue Coppo - sono nati nel 1910 e, proprio con la nostra richiesta di iscrizione al Registro delle Imprese Storiche in Italia, abbiamo voluto porre in evidenza il fatto che nel nostro territorio erano già presenti le prime forme di stabilimenti balneari”.
E’ stato praticamente l’inizio dell’attività balneare ad Alassio. “Siamo adiacenti al pontile Bestoso – spiega Coppo -. Cent’anni fa in quest’area arrivavano le merci portate a riva con le barche, i commercianti pagavano il dazio per poterle scaricare e venderle. Subito dietro al molo c’era la piazza del commercio”.
“Le prime licenze per i bagni sono datate 1945 – racconta -, perché prima l’attività non era regolamentata con un vero atto con il demanio. Solo nel dopoguerra è stato possibile ottenere ufficialmente le concessioni e proprio in quel frangente le attività di questa categoria sono diventati ‘bagni marini”.
Lo stabilimento balneare “Molo”, in oltre cento anni di attività, è stato gestito da due famiglie: fino all’’86 da Francesco Gismondi, suocero di Danilo Bascheri, poi acquisito da persone che lo hanno ceduto poco dopo agli attuali gestori, Gianni Botto, scomparso purtroppo un anno fa all’età di 68 anni, e Diego Coppo.
“Con Diego, siamo come una famiglia allargata – racconta Bascheri -. I Bagni Molo sono praticamente la mia casa, il mio cuore è sempre rimasto qui. Non passa giorno che non vengo dal mio amico Diego. Faccio il bagno anche in inverno e così non prendo neanche mai il raffreddore. Alassio è veramente un paradiso”.
“È un grande orgoglio anche per me entrare nel Registro delle Imprese Storiche e sono contento per la mia città, Alassio, che ha ben due attività che hanno ricevuto il titolo. Anche il Caffè Balzola è infatti iscritto al prestigioso albo, già da tempo”, conclude Bascheri.
Durante l’intervista, c’è un bel sole, anche se l’aria è fredda. I due amici si godono i meravigliosi raggi che da sempre baciano Alassio, intanto Coppo prosegue il suo racconto, rimarcando che “è importante per noi mantenere e tramandare le tradizioni di un tempo. Danilo, che ha gestito con il suocero questa attività prima di me, è da sempre mio maestro e mentore ed è rimasto sempre presente, con moglie e figlie, anch’esse bagnine. Sono come membri della famiglia. Questa è anche una bella storia di amicizia. Lui, anche se è in pensione, non manca mai qui ai bagni, mi guarda il mare la mattina, è fonte di un grande sapere e con lui mi sento al sicuro. Sta tramandando la sua esperienza e il valore di questo mestiere che lo accompagna da tutta la vita e la passione sembra davvero non spegnersi mai”.