Un no al progetto per il posizionamento del rigassificatore a circa 4 km dalla costa di Vado e a 2.9 km da Savona, che va ad appoggiare, così, anche se parzialmente, la richiesta dell minoranza di una presa di posizione forte contro il progetto.
Nel consiglio comunale di martedì scorso è stata votata all'unanimità la mozione, emendata con alcune richieste delle opposizioni di Passione in Comune e del Movimento 5 Stelle.
Entrambi i gruppi lo scorso 19 settembre nella commissione consiliare convocata su loro richiesta avevano richiesto al sindaco Maurizio Garbarini di esprimersi sulla progettazione, ma lo stesso aveva dichiarato che "mi viene scontato far parte del fronte del no, ma lo direi senza avere una conoscenza tecnica sullo sviluppo del progetto".
Dando anche una "tirata d'orecchi" al presidente della Regione e commissario Giovanni Toti sulla gestione comunicativa della vicenda. Nel parlamentino albisolese però è arrivata anche una sorta di presa di posizione forte politica. Considerata anche la vicinanza del primo cittadino e della sua giunta all'area totiana.
"Tale progetto, alla luce degli approfondimenti effettuati fino ad ora, pone numerose perplessità in relazione all'impatto sull'ecosistema marino, a quello sanitario, a quello relativo alle emissioni in atmosfera - si legge nella mozione - indipendentemente dalle valutazioni e dagli esiti a cui perverrà la V.l.A. il progetto di cui trattasi appare difficilmente conciliabile e compatibile con la vocazione turistica e la valorizzazione dell'uso del mare (inserito nel Santuario dei Cetacei — Pelagos e titolare dal 2005 della Bandiera Blu rilasciata dalla FEE) del nostro territorio nonché con le politiche di miglioramento dell'accoglienza turistica e di promozione delle bellezze ambientali e paesaggistiche che vedono impegnate tutte le Amministrazioni comunali inclusa quella di Albisola Superiore".
"Le imprese turistiche e balneari del territorio, i cittadini ed i turisti hanno espresso con mobilitazioni evidenti la loro preoccupazione e la loro contrarietà al progetto di cui trattasi per le conseguenze dirette ed indirette sull'economia turistica e sulla piena fruizione della costa e dette preoccupazioni e contrarietà sono condivise dal Consiglio Comunale che intende, col presente atto, rappresentare" continuano esprimendo quindi contrarietà al posizionamento della Golar Tundra e manifestando "alla Struttura Commissariale la richiesta di un ripensamento in virtù degli effetti che detta decisione potrebbe comportare sull'attrattività e sulla vocazione turistica ed ambientale dell'intero comprensorio costiero savonese".
"Spero sia un ripensamento convinto ma non a fini elettorali. Se ci fossimo coordinati comunque sarebbe stato meglio - dice il capogrupoo di Passione in Comune Marino Baccino - Siamo contenti che abbia cambiato idea e sia venuto vicino alle nostre posizioni, anche se non integralmente soprattutto sulla parte tecnica che è stata stralciata".
"Non è un no deciso come abbiamo espresso come minoranza, ma per consenso. La loro mozione era molto debole e noi abbiamo proposto degli emendamenti che in parte sono stati accolti - ha proseguito la capogruppo del M5S Stefania Scarone -Abbiamo votato sì alla mozione come responsabilità nei confronti dei cittadini e qualcosa è stato accolto, però chiaramente ritengo che il no che è stato espresso dopo mesi dall'amministrazione Garbarini sia stato tardivo e che sia stato sollecitato dalla grossa sollevazione dei cittadini. Le motivazioni di questa decisione politica non ci sono state, senza le elezioni nel 2024 probabilmente non avrebbe preso questo cambio di rotta".