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Attualità | 25 novembre 2023, 18:10

Savona, una passeggiata rumorosa per dire no ai femminicidi e in memoria di Nadia, Danjela e Etleva (FOTO)

Il corteo, molto partecipato, ha attraversato Piazza Giulio II passando per via Vacciuoli, via Pia, via Paleocapa, via Manzoni per tornare poi in piazza

Savona, una passeggiata rumorosa per dire no ai femminicidi e in memoria di Nadia, Danjela e Etleva (FOTO)

Un corteo per dire no ai femminicidi e ricordare tutte le vittime. Tre nel savonese in un anno e mezzo: Nadia Zanatta, Danjela Neza e Etleva Kanolja.

Questo pomeriggio organizzata dall'associazione Non Una di Meno a Savona è stata attraversata la città da molti savonesi, più di 500 con una passeggiata rumorosa partita da Piazza Giulio II passando per via Vacciuoli, via Pia, via Paleocapa, via Manzoni per tornare poi in piazza Giulio II.

"Abbiamo scelto di fare questa passeggiata perché vogliamo percorrere insieme quelle strade che vorremmo liberare per poter camminare anche da sole, anche di notte, vestite come ci piace, senza doverci sentire continuamente minacciate - hanno detto da Non Una di Meno Savona - Rumorosa perché abbiamo capito che dobbiamo fare rumore per attirare l’attenzione di questa società che da anni non vuole ascoltare le nostre istanze e perché abbiamo bisogno che il dolore e la rabbia di ognuna di noi si possa fondere con quello di tutte le altre fino a creare un’onda che ripulisca questa società fino dalle fondamenta. Rumorosa anche perché Nadia, Danjela ed Etleva non possono più gridare e abbiamo deciso di farlo noi per loro. Gridiamo perché siamo stufe che le nostre parole vengano minimizzate, sottovalutate e silenziate". 

"Stufe di tutte le richieste di aiuto non ascoltate, stufe di tutte le sorelle lasciate sole. Stufe che ci venga detto come dobbiamo vestirci, come dobbiamo comportarci e cosa dobbiamo provare. Stufe delle molestie per strada, del cat calling, di quelli sguardi che ti oggettificano e sessualizzano. Stufe di dover essere di bella presenza per lavorare e di dover sorridere alle battute sessiste che ci vengono rivolte. Gridiamo perché non vogliamo stare in silenzio mai più" concludono dall'associazione.

Luciano Parodi

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