“Divertono le dichiarazioni odierne di Toti in merito al rigassificatore a Savona/Vado. Fa sorridere che dica di agire come “come commissario di Governo” cercando maldestramente di far passare un messaggio di ubbidienza antecedente alla decisione di trasferire la Golar Tundra da Piombino alle coste liguri. No, caro Toti: quella nomina è avvenuta dopo il suo asservimento ai bisogni tutti politici della compagine meloniana, profondamente imbarazzata dal ”no” deciso del sindaco di Piombino, esponente di FdI. Inoltre, il piano energetico di cui parla era sì stato votato anche dal M5S all’epoca del Governo Draghi, ma solo per pochi rigassificatori temporanei al fine di affrontare l'emergenza della guerra russa. Ora, lo sanno tutti che non siamo più in emergenza e quindi francamente non si capisce perché l’Ente si debba ostinare a trasferire nel savonese un impianto che i cittadini non vogliono”.
Così, il senatore del M5S Luca Pirondini.
“Toti aveva garantito e promesso che il rigassificatore avrebbe fatto risparmiare tanti soldi nelle bollette dei liguri. Peccato che sia stato platealmente smentito da Eni, che boccia il trasferimento della nave rigassificatrice da Piombino a Vado Ligure perché comporterebbe un aumento di costi che inevitabilmente si rifletterebbe sui consumatori. Altro che gas a prezzo inferiore, come va dicendo da mesi il presidentissimo della Liguria. Fa dunque ridere che oggi sia proprio lui e ancora lui a parlare di politiche energetiche. Quell’impianto non conviene a nessuno (se non a Toti per puro calcolo politico), rischia di causare danni ingenti all’ecosistema marino e di soffocare la rinascita del comparto turistico della provincia. Continuare sulla strada del rigassificatore sulle coste savonesi è tafazziano”, aggiunge il capogruppo regionale Fabio Tosi.