Dopo il parere non propriamente positivo espresso da Eni sulla ricollocazione della Golar Tundra a Vado (leggi QUI), "Toti ormai non ha più giustificazioni a cui appellarsi e rimane l’unico a volere un trasferimento che, stando alle parole di Viscardi (vicepresidente senior di Eni, ndr), aumenterebbe anche i costi del gas, altro che servizio ai cittadini e al Paese".
Lo afferma il consigliere regionale del Partito Democratico, Roberto Arboscello, secondo cui tutta la vicenda "sta toccando i limiti del grottesco". E non solo, secondo il consigliere dem in quanto il riposizionamento "non porterebbe nessun beneficio in termini di produzione di gas e costi dell’energia - come invece Toti vorrebbe far credere", ma anche per un aspetto emerso nell'incontro di ieri con l’Area Marina Protetta di Bergeggi.
"Per portare la nave a Savona-Vado Snam sembrerebbe aver proposto, durante l’incontro, che se necessario sposterebbero i coralli per poi riposizionarli. A loro dire per tutelarli a nostro parare una soluzione e una proposta al limite del ridicolo che rischierebbe di distruggere l’ecosistema marino di Bergeggi" aggiunge Arboscello.
"Toti pur di portare il rigassificatore a Savona Vado, per i suoi interessi politici (ormai è chiaro a tutti che non ci sono altre motivazioni) - continua Arboscello - sarebbe disposto anche questo. Uno scenario che conferma come la nave rigassificatrice interferisce e pesantemente con l’area marina protetta di Bergeggi, come hanno affermato sia Ispra sia il direttore dell’Area".
"Ora speriamo che Toti prenda coscienza della situazione e invece di fare comunicati trionfalistici, di incontri con i territori dove sono tutti d’accordo con lui, guardi in faccia la realtà e ascolti veramente i cittadini, gli amministratori locali e i pareri tecnici finora espressi. Compreso quello di Eni", conclude Arboscello.