"C’è del nervosismo al Palazzo della Regione". Comincia così la nota del coordinamento #quellidellaCatena, nato da associazioni e cittadini per dire "no" al progetto di ricollocamento del rigassificatore nel savonese, che prende in considerazione alcuni sviluppi recenti sulla questione.
Oggetto del comunicato è il presidente di Regione e commissario per l'opera, Giovanni Toti. Secondo il coordinamento, questo nervosismo lo si percepirebbe "più che chiaramente dalle arroganti dichiarazioni" che lo stesso governatore lo scorso sabato 18 novembre ha rilasciato ad un'emittente televisiva regionale nelle quali affermava come "qualche cittadino di Savona si è arrabbiato, ma penso che faccia sempre più rumore l'albero che cade rispetto alla foresta che cresce, duemila persone in piazza vuol dire che 200mila erano a casa loro e saranno felici quando pagheranno meno le bollette del gas".
Ebbene, #quellidellaCatena non ci stanno. "Presidente e commissario Toti, ci permettiamo di ricordare una semplice regola aurea presa in prestito da un mondo a Lei familiare: la politica - scrivono nella nota -. In qualsiasi tornata elettorale chi non vota, non conta al fine del risultato. Perciò, per quale acrobazia di basso populismo i 200mila savonesi non scesi in piazza a protestare sarebbero arruolabili d’ufficio tra i favorevoli ad un rigassificatore, esattamente di fronte a casa propria e funzionale solo al progetto 'Italia - Hub Europeo del Gas' per l’export verso paesi UE?".
"È bene ristabilire i corretti rapporti di forza: quei cittadini di Savona arrabbiati e che protestano, rappresentano un campione che riproporzionato su scala reale, supererebbe di gran lunga la base elettorale su cui può contare il Presidente in carica della Regione Liguria, secondo i dati all’ultima tornata elettorale - si legge ancora -. Se il Presidente e Commissario Toti ne fosse consapevole, non si farebbe forte dietro al suo strapotere mediatico, fortemente asimmetrico rispetto a quello del singolo cittadino, concedendosi solo ed esclusivamente per passerelle a eventi mondani della politica territoriale come quello odierno, a porte chiuse, presso il Palazzo della Sibilla al Priamar di Savona, ma ricercherebbe lui stesso un confronto pubblico, più volte invocato e che noi di #quellidellaCatena stiamo richiedendo a gran voce" concludono.