Un paese diviso in due dal 30 settembre 2022. La questione ex Savam è stata discussa nell'ambito di un incontro pubblico presso il cinema Vallechiara, promosso dalla consigliera comunale indipendente Rita Scotti.
Durante la riunione sono stati esaminati scenari e strategie propedeutiche volte ad accelerare l'iter burocratico, attualmente in corso. Lo scorso ottobre, Città del Vetro la società proprietaria dell'area, è stata messa in liquidazione giudiziale. La prima udienza è in programma per il prossimo 12 dicembre.
"Il cinema pieno è stato un buon segnale. Vuol dire che l'attenzione verso il problema rimane alta. È stato un momento di condivisione, confronto e quindi di arricchimento - commenta la Scotti - Oggi non possiamo insistere con inutili personalismi, perché occorre mettere avanti a tutto il paese di Altare, la Val Bormida e le persone che vi abitano".
"L'obiettivo deve essere uno e comune a tutti, ovvero l'apertura della strada e la rinascita del paese di Altare. A questo scopo abbiamo dato il via ad un'iniziativa importante che potrà accelerarne e garantirne i tempi. Avvalendoci della consulenza di un avvocato amministrativista, faremo redigere una nota articolata che impegni i tre enti che oggi hanno potere di azione sulla questione, ovvero il comune, la Prefettura e la Soprintendenza, entro 30 giorni a spiegarci come vorranno procedere per mettere in sicurezza l'area e riaprire le vie comunali".
"La parcella dell'avvocato costerà 1128 euro tasse incluse. I cittadini che vorranno aderire potranno rivolgersi alla sala giochi Imperium di piazza Vittorio Veneto 3, che ha offerto immediata collaborazione, con la carta d'identità e una quota minima di partecipazione di 10 euro. Alla fine dell'incontro abbiamo raccolto i primi 340 euro", spiega la consigliera Scotti.
All'incontro ha preso parte anche il consigliere regionale Ferruccio Sansa, che si è impegnato ad istituire una commissione ad hoc in Regione, cercando di coinvolgere tutti i partiti: "Serve un lavoro di squadra - ha commentato dal palco del cinema altarese - La Val Bormida ha dato tanto alla Liguria e non può essere lasciata sola. E' un territorio ricco di opportunità. Il sindaco Briano deve capire che i cittadini sono suoi alleati".
La parola è poi passata a Roberto Oddera, unico rappresentante della maggioranza comunale presente all'assemblea pubblica: "La provincia e la Regione se ne sono sempre fregati della questione ex Savam. La Prefettura ha fatto il minino previsto dalla legge. La Soprintendenza probabilmente, è quella che si è comportata peggio, rimanendo fissa sui vincoli dell'area. Lunedì scorso, durante la riunione della maggioranza, il sindaco ha garantito che entro il 10/12 dicembre, il comune forzerà la mano ed entrerà nell'area. L'impresa per i lavori c'è già. Stiamo parlando di un intervento da circa 200mila euro. Si tratta di soldi pubblici sopra un'area privata, quindi è necessario adempiere rigorosamente a tutti i requisiti del caso". Alla fine dei lavori, il comune agirà legalmente per rivalersi della somma finanziata.
"Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato all'assemblea, il consigliere regionale Sansa per la sensibilità dimostrata al nostro territorio e il sindaco di Carcare Rodolfo Mirri che è intervenuto, garantendoci il suo appoggio", prosegue la Scotti.
"Auspico che i sindaci degli altri comuni della Val Bormida vogliano fare fronte comune perché quello dell'ex Savam non è un problema solo di Altare, ma sta investendo la Valle: il trasporto pubblico locale risente dalla chiusura della strada, così come la pubblica assistenza e le forze dell'ordine. Sarebbe stato utile confrontarsi anche con il sindaco Briano ma inspiegabilmente, sia lui, sia la parte politica di destra, hanno disertato l'incontro, che non aveva scopi partitici, poiché rimango a disposizione per collaborare con chiunque voglia aiutarci", conclude la consigliera Scotti.