Il tema legato alla miniera del titanio nel Parco del Beigua sbarca a Report.
Il programma di inchieste giornalistiche in onda su Rai Tre e condotto da Sigfrido Ranucci si è soffermato sul tema che da anni sta tenendo banco nel savonese e che ha portato a più riprese le amministrazioni locali, le associazioni e i cittadini a mettersi di traverso sull'ipotesi legata all'estrazione nel parco che si estende tra la provincia di Savona e quella di Genova.
"Faremo nei prossimi mesi una nuova mappa dei giacimenti in Italia e il più grande giacimento di litio in Italia è in un parco naturale in Liguria" aveva detto, sbagliando, lo scorso lo scorso 29 marzo il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Alfredo Urso riferendosi per altro al litio e non al titanio.
E lo scorso luglio D'urso aveva preannunciato che punta a riaprire le miniere entro l'anno perché ci sarebbe un rischio elevato di approvvigionamento delle materie prime critiche, quelle non energetiche e non agricole.
Nel sottosuolo italiano infatti si troverebbero 16 su 34 delle materie prime critiche indicate dall'Unione Europea.
"La duplice transizione ci impone di adottare una strategia a livello europeo anche rispetto all’approvvigionamento delle materie prime critiche che sono oggi indispensabili per una vasta gamma di prodotti, dalle energie rinnovabili al digitale e nei settore spazio, difesa e sanità. La nuova politica industriale europea non potrà quindi prescindere da un’autonomia strategica a livello comunitario rispetto alle materie prime critiche" così Urso era intervenuto al convegno “La nuova politica industriale dell’Europa e l’ambizione all’indipendenza tecnologica ed energetica”.
Secondo quanto dichiarato dal titolare del Dicastero "entro la fine di quest'anno si concluderà il percorso legislativo in Europa sulle materie prime critiche. Noi avremo compiuto un nostro percorso di riforma legislativa, per consentire a chi vuole operare in Italia di farlo in un contesto di certezza. Per questo, insieme al ministro dell'Ambiente Pichetto Fratin stiamo già aggiornando le mappe minerarie del Paese".
Durante il servizio di Report è intervenuto il presidente del Parco del Beigua Daniele Buschiazzo da sempre in prima linea contro l'ipotesi.
"Credo che un distretto minerario sia incompatibile con un parco, sarà necessario pensare anche allo smaltimento di quello che viene estratto e non è utilizzato come biossido di titanio. Se io estraggo 100, 90 dovrebbe essere residuo e 10 biossido di titanio. Il minerale è dentro l'eclogliti e all'interno c'è l'amianto, ora è in forma inerte, nel momento in cui metto a scavare lo libero" ha detto.
La famiglia Giacobbe ha un allevamento sostenibile nel parco e si oppone fermamente.
"E' un posto bellissimo qua, distruggerebbe tante cose. Che compensazioni mi danno? Loro se mi fanno ampliare una stalla che tanto il formaggio non sarà venduto io cosa me ne faccio?" spiega l'allevatrice Manuela Giacobbe.
Negli anni, dal 2015 in poi non sono mancati i ricorsi e controricorsi al Tar tra l'ente e la Compagnia Europa del Titanio che si è rivolta anche al Consiglio di Stato.
"Si ritiene che ci siano qualcosa come 400 miliardi di euro di risorse lì dentro. Questo potrebbe essere il momento giusto" prosegue Ada Benedetto, consigliera d'amministrazione Compagnia Europea del Titanio.