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Attualità | 20 novembre 2023, 10:42

Albenga, il sindaco scrive al Governo sul Cpr: "Chiediamo il coinvolgimento, non si definisca illegittimamente il procedimento"

Resta da capire se si tratta di sola ipotesi o se si è già concretizzato il progetto di realizzazione del Cpr proprio nel sito oggetto di sopralluogo in zona Vadino

Albenga, il sindaco scrive al Governo sul Cpr: “Chiediamo il coinvolgimento, non si definisca illegittimamente il procedimento”

Il sindaco di Albenga Riccardo Tomatis scrive al Governo per richiedere l’accesso agli atti e il coinvolgimento nell’iter procedurale che riguarda la possibile realizzazione di un Centro di Permanenza e Rimpatrio (Cpr) nell’ex Caserma Piave, sito che è già stato oggetto di sopralluogo da parte dei tecnici incaricati dal Ministero, lo scorso mese di ottobre.

Alcuni membri del Consiglio comunale, durante l’incontro con la cittadinanza del 5 novembre scorso (leggi QUI) avevano annunciato la nomina di un ufficio legale affinché seguisse con il Comune questa vicenda. Il primo atto di un lungo lavoro, che includerà eventualmente anche un parere giuridico-tecnico, è proprio la lettera indirizzata alla presidenza del Consiglio, ai Ministeri dell’Interno, della Difesa e dell’Economia, alla Prefettura di Savona e alla Regione.

Come più volte ribadito dal primo cittadino, sia a mezzo stampa che nel corso dell’incontro con la cittadinanza, il “No” di tutto il Consiglio comunale, con il quale era stato condiviso un documento che aveva visto maggioranza e minoranza uniti approvandolo all’unanimità, è sempre stato forte e inequivocabile. Le ragioni? Tante e, seppur in sintesi, riportate nella lettera che il sindaco ha voluto inviare: dall’ubicazione dell’ex Caserma Piave in pieno centro abitato, in zona a vocazione turistica e che prevede un importante intervento di riqualificazione, oltre al rischio idraulico molto elevato, a massimo pericolo di esondazione, “che non può comportare destinazioni d’uso che aumentino il carico insediativo”. Ma non solo. Viene rappresentato anche l’aspetto umano: “Tralasciando ogni considerazione sulla effettiva natura, gravemente afflittiva e lesiva dei più elementari diritti della persona di tali Centri”. Quindi la richiesta di accesso agli atti “diffidando dal definire il procedimento, e più in generale qualsivoglia iniziativa che possa compromettere la posizione, i diritti e gli interessi dell’Amministrazione quale ente esponenziale della comunità rappresentata”.

Non resta che attendere la risposta per comprendere se, in seguito al sopralluogo effettuato si è andati oltre l’ipotesi, rendendo concreto il progetto di realizzazione del Cpr proprio nel sito individuato in zona Vadino. In tal caso, il Comune proseguirà con il deposito di memorie e osservazioni, tra cui anche quelle giuridico-legali.

Maria Gramaglia

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