Eventi - 16 novembre 2023, 19:54

Albenga, Gino Rapa presenta il nuovo libro: “Un’avventura iniziata con la Testa, si conclude con il Cuore”

Appuntamento all’Auditorium San Carlo di Albenga, domenica 19 novembre alle 17, per l'opera che chiude la trilogia dedicata alle curiosità linguistiche

Non c' è due senza tre è un proverbio della cultura popolare italiana, di origine sconosciuta e probabilmente legato ad antiche superstizioni basate su numeri ritenuti magici. Per di più tre era ed è ritenuto il numero perfetto. Tre sono le persone della Santissima Trinità o della Trimurti indiana, tre i componenti della Sacra Famiglia, tre le virtù cardinali, tre i Magi, tre è la sintesi del dispari (uno) e del pari (due) e il triangolo è la prima superficie. E non a caso Dante scrisse la Divina Commedia in terzine e la divise in tre cantiche di trentatré canti ognuna. “Più semplicemente, grazie soprattutto all'incoraggiamento dei lettori e al successo delle presentazioni avvenute un po' ovunque, mi è parso utile e piacevole completare la mia raccolta di curiosità linguistiche senza pretese con un terzo volumetto: una sorta di trilogia che spero di piacevole e utile lettura. Ecco, perciò, dopo Testa di Rapa e Cime di Rapa, il nuovo Cuore di Rapa”.

Il professor Gino Rapa lancia così il nuovo libro, “Cuore di Rapa”, edito da edizioni del Delfino Moro, che verrà presentato all’Auditorium San Carlo di Albenga, domenica 19 novembre elle 17.

Ancora un divertimento, un passatempo, un gioco con le parole di uso quotidiano. “Non vuole essere un saggio o un trattato linguistico – spiega il “vecchio professore di latino e greco”, come si definisce con ironia Rapa -. Si prefigge di stimolare la curiosità del lettore sorprendendolo con etimologie insolite, presentandogli l'origine sconosciuta di tanti modi di dire, ricordandogli che le fondamenta dell'italiano che oggi parliamo poggiano saldamente sul latino e sul greco, lingue troppo frettolosamente dichiarate morte”.

Cuore di Rapa, che avrà la copertina e nuove illustrazioni di Mauro Moretti, raccoglie note e appunti degli anni di insegnamento dell'autore, rivisitati e resi attuali. Un libro stimolante in grado di appagare dubbi e favorire riflessioni, da leggere a piccole dosi o tutto d'un fiato. E soprattutto da rileggere per ritrovarvi ogni volta qualcosa di nuovo. Adatto ai bambini e ai ragazzi per fare loro comprendere l'importanza delle parole, ma anche agli adulti che in ogni pagina potranno trovare il piacere di scoprire o di richiamare alla mente la bellezza e la varietà della nostra lingua.

La scelta del titolo non è stata semplice - spiega Rapa -. Da una parte bisognava, per ragioni di continuità, scherzare ancora sul mio cognome, forse anche nel tentativo di ‘cavare sangue da una rapa’, dall'altra si è voluto sottolineare che il cuore ha mosso fin dall'inizio questo progetto, che ha contribuito e ancora contribuirà ad aiutare il Reparto di Terapia Intensiva dell'Ospedale pediatrico Gaslini di Genova con l'acquisto di materiale sanitario, tramite l'Onlus Cicogna sprint”.

Dopo le prefazioni delle opere precedenti firmate da due cantanti di grande fama, Fiorella Mannoia e Roberto Vecchioni, arriva ora un attore e comico, sempre nella rosa delle amicizie “fiondate” del professore: Antonio Albanese, Premio Fionda 2020. “Sono felice e orgoglioso di queste sue parole introduttive a Cuore di Rapa, da lui definite un ‘pensiero leggero, ma sincero’”.

Gino Rapa in tanti anni di insegnamento ha contribuito a formare generazioni di giovani. E' legatissimo alla città dove è nato, Albenga, e al suo centro storico. Ha scritto poesie, racconti, testi per canzoni. Tre suoi lavori teatrali (Nome: Fabrizio Cognome: De André – Viva la Merica! - Ah l'amore!) hanno fatto sempre registrare il tutto esaurito. Impegnato nel sociale e nella solidarietà insieme al gruppo dei Fieui di caruggi da anni organizza eventi per offrire aiuto a chi si trova in difficoltà. A questo scopo ha ideato due manifestazioni che in poco tempo hanno ottenuto risonanza nazionale: il Premio Fionda di legno e Ottobre De André. Il primo è un riconoscimento che ogni anno Antonio Ricci consegna a chi nella vita ha tirato buone fiondate contro i soprusi e le violenze e in difesa di chi spesso non ha voce. Ottobre De André è invece una festa, amatissima dalla gente, suggestiva e gioiosa nel ricordo di Faber, col patrocinio della Fondazione De André e la presenza amichevole della signora Dori Ghezzi. Gino vive con un gatto di nome Nina e con parecchie tartarughe. Alla sua morte vorrebbe una grande festa in piazza con musica, focaccia, vino e allegria.  

È bello pensare che questa avventura, iniziata con la testa, si concluda con il cuore: ragione e sentimento. E tanto amore”, conclude il professor Rapa.