"Leggendo quotidianamente le dichiarazioni di vari esponenti politici e amministratori di Savona e dei comuni vicini non possiamo non notare una contraddizione evidente. Ci riferiamo alle contorsioni a livello locale per giustificare un diniego alla collocazione a Vado del rigassificatore che invece in altre regioni della stessa parte politica viene certificata come vanto, quasi una medaglia da appuntarsi sul petto".
Cosi commenta l'associazione Rete No rigass No gnl che prosegue: "Non possiamo perciò fare a meno di esprimere il nostro pensiero in merito. Tanto per sdrammatizzare subito il tenore di questo comunicato, vogliamo ricordare, a chi sostiene di volere salvaguardare il Mar Ligure e il Santuario dei Cetacei, che si dà il caso che il Mar Ligure bagni proprio Piombino e che il Mar Tirreno inizi dal canale di Piombino in giù. Quanto al Santuario Pelagos o dei Cetacei è sufficiente esaminare una mappa per vedere che il suo confine è ben più a sud di Piombino ed anche di Orbetello. Questo per precisione geografica e, sempre per precisione geografica, vorremmo ricordare che nel Mar Ligure ci sono altri due rigassificatori, La Spezia e Livorno, sui quali non abbiamo mai sentito gli amministratori in questione né i loro partiti esprimere una contrarietà".
"Vogliono difendere il Mar Ligure o solo il Mar Ligure di Ponente? Noi vogliamo difendere il mare e con questo spirito entriamo nel merito delle affermazioni ripetute anche dai vari sindaci del savonese. Non abbiamo mai letto o avuto notizia di una loro presa di posizione sulla politica energetica in Italia, sulla scelta di fare dell’Italia un hub del gas".
"Vengono elencate le criticità locali che verrebbero acuite dai lavori per il posizionamento del rigassificatore e opere associate (a questo crediamo totalmente), per poi aggiungere singolari affermazioni opinabilissime (spostamento del rigassificatore a Vado per motivi politici) e terminare che a loro insindacabile giudizio, la Golar Tundra deve rimanere a Piombino, come se lì non valessero le stesse ragioni usate per Vado. Ma quello che vogliamo ancora sottolineare è che questi signori non spendono mai una parola sullo sfruttamento e sull’uso delle fonti fossili e sulle decisioni prese al tempo del governo Draghi sulle misure di sostegno alle società che realizzano impianti finalizzati al prolungare l’uso di tali fonti".
"Queste decisioni non sono mai state contestate né da loro né dal loro partito e questo ci fa pensare che le loro lamentele siano finalizzate solo a preservare la loro confort zone. In altre parole 'basta che non lo mettiate nel mio salotto e poi fate quello che vi pare'. Una tale e tanta ottusità egoistica, che non analizza la questione energetica e ambientale in ambito nazionale ma si limita al proprio territorio, dimostra chiaramente i fini elettorali e la totale assenza di una visione che vada al di là della propria poltrona", concludono l'associazione Rete No rigass No gnl.