Nei giorni in cui il Medioriente è tornato al centro delle crisi geopolitiche internazionali, l'Italia e Finale Ligure non lasciano passare d'attualità il ricordo delle vittime della strage di Nassiriya.
E proprio nel giorno del ventennale dall'attentato alla base Maestrale, dove persero la vita insieme 28 persone, tra civili e militari (12 carabinieri, 5 militari dell'Esercito, un cooperatore internazionale e un regista, 9 iracheni, oltre a provocare 58 feriti), la cittadina rivierasca ricorda uno dei carabinieri tragicamente scomparso, il maresciallo Daniele Ghione.
Negli omonimi giardini di fronte all'omonima caserma si è infatti tenuta la consueta cerimonia di ricordo, molto sentita come sempre, in suo ricordo. Immancabile la presenza dei genitori, della vedova e i parenti del finalese insignito della Croce d'Onore alle vittime di atti di terrorismo o di atti ostili impegnate in operazioni militari e civili all'estero come chiarissimo esempio di eletta abnegazione ed incondizionata dedizione al dovere.
Presenti anche le autorità civili e militari cittadine e della provincia, una rappresentanza della Regione, le associazioni d'arma e altre entità locali.
Il colonnello Barbanera, comandante provinciale, ha ricordato le vittime rivolgendo loro la propria gratitudine e sottolineando il "dolore immenso e vuoto silenzioso, allo stesso tempo dirompente" dei familiari, esortandoli a portare avanti il ricordo del maresciallo Ghione e il senso del suo sacrificio: "Le ferite del cuore sono profonde e incolmabili, ma mi piace pensare che Daniele continui a vivere e a proteggerci".
Impegno, ricordo ed esempio. Queste i tre principi poi indicati dal comandante rivolgendosi in particolare ai giovani. "Anche le testimonianze concrete contribuiscono a formare le nuove generazioni" ha chiosato.
La mattinata di ricordo si è poi conclusa con la Santa Messa di suffragio nella basilica di San Giovanni Battista a Finalmarina.