Hanno fatto "drizzare le antenne" ai molti cittadini l'arrivo a Quiliano, più precisamente a Valleggia in località Casina, di alcuni mezzi di Snam.
Negli ultimi giorni infatti sui social (sul gruppo Facebook Savona E') sono state pubblicate le foto dei macchinari e molti cittadini hanno iniziato a mostrare la loro contrarietà.
I mezzi, autorizzati però dalla Prefettura, si occuperanno di effettuare delle indagini geognostiche e i rilievi topografici sul territorio quilianese, propedeutici al futuro passaggio, nel caso il progetto venga approvato, della rete del gas che si allaccerà al rigassificatore che potrebbe essere posizionato nel 2026 a 4 km dalla costa di Vado e a 2.9 km da Savona.
La società SNAM Rete Gas s.p.a., incaricata per conto di SNAM FSRU Italia srl, era stata autorizzata dal Prefetto Enrico Gullotti ad introdursi, nei fondi di proprietà privata, per lo svolgimento delle operazioni finalizzate alla redazione del progetto del nuovo gasdotto FSRU Alto Tirreno e collegamento alla Rete Nazionale gasdotti che interesserà i territori dei Comuni di Vado Ligure, Quiliano, Altare, Carcare, Cairo Montenotte.
Il Palazzo del Governo savonese aveva quindi dato il proprio assenso ad intervenire sulla parte a terra per effettuare operazioni planimetriche, rilievi topografici e per l'esecuzione di sondaggi archeologici, geologici e geoelettrici.
"Preso atto che l'istanza evidenzia che tale accesso è indispensabile per l'espletamento delle predette operazioni preliminari finalizzate alla redazione del progetto indicato e considerato che ii trasporto di gas naturale rientra tra le attività dichiarate di interesse strategico e di preminente interesse nazionale" veniva spiegato.
"La società Snam è tenuta a risarcire qualunque danno arrecato agli aventi diritto nell'ambito dell'esecuzione dei lavori preparatori inerenti la redazione del progetto del metanodotto" aveva precisato il Prefetto.