Su 158 commercianti il 95.5% è d'accordo nello spostare i saldi invernali e il 4.5% invece si è dimostrato contrario.
Questo il sostanziale dato emerso dal sondaggio pubblicato lo scorso fine ottobre da Federmoda Savona che ha chiesto agli operatori commerciale nel settore fashion calzaturiero e tessile di rispondere al sondaggio sullo spostamento della data dei saldi visto che il cambiamento delle condizioni climatiche sta mettendo in difficoltà i negozi di abbigliamento visto che gli articoli invernali faticano ad essere venduti a causa delle alte temperature.
Nel sondaggio sono state chieste quali date sono ideali per i saldi invernali e l'82.8% ha risposto il primo sabato di febbraio, il 4.5% non opta per lo spostamento, il 12.7% l'ultimo sabato di gennaio.
Per i saldi estivi invece l'87% ha indicato come data il primo sabato di agosto, 11.5% l'ultimo sabato di luglio e il 2.5% non vuole lo spostamento.
Inoltre il 63.3% è d'accordo sul fatto che se le altre regioni non spostano i saldi invernali, la Liguria invece vada controcorrente. 36.7% i no.
Sullo spostamento natalizio invece l'89.7% è favorevole, no per il 10.3%.
"Non dimentichiamoci che il nostro è un settore che durante e post Covid è stato dimenticato - ha detto Donata Gavazza, presidente di Federmoda Savona - Chiediamo quindi lo spostamento della data unica e siamo in attesa che il nazionale decida. Con questo cambio climatico non è facile vendere gli articoli invernali, però i fornitori dal primo di ottobre vogliono i soldi".
"Indubbiamente l'argomento saldi è molto sentito ma non è l'unico, ci sono tante problematiche come l'aumento degli affitti che è realmente sproporzionato e l'aumento delle spese in maniera esagerata per un gestore del negozio. Credo che vada valutata un attenzione particolare a questo settore e chiedo quindi alle amministrazioni comunali un incontro per trovare soluzioni ai problemi" conclude Gavazza.