Il rincaro dei prezzi delle materie prime, lo stallo, il rinvio continuo dell'avvio dei cantieri. Poi la soluzione di nuovi materiali e la modifica al progetto, con la decisione abolire un troncone della passerella in legno sul mare per stare nei costi.
Ma nonostante tutti questi cambiamenti non si riesce ancora a fare quadrare i conti, mentre proseguono le polemiche di quei savonesi (tanti) che si domandano se una mareggiata come quella dei giorni scorsi non rischi di portare via impalcato e tavole della “passerella” sul mare. Era il febbraio del 2021 quando i lavori della passeggiata a mare a Ponente sarebbero dovuti partire ma ancora oggi non si sa quando apriranno i cantieri.
Ieri l'assessore Lavori Pubblici Lionello Parodi e i tecnici del Comune hanno percorso per un sopralluogo i sette chilometri dell'arenile di via Nizza che dovrebbero essere interessati d alla passeggiata a mare per vedere dove sono gli scarichi, per valutare gli allacci ed altre questioni tecniche e per realizzare la portata dell'ultima mareggiata. Ma l'impresa è ancora impegnata con la valutazione dei costi dell'opera.
I lavori sono in ritardo di quasi due anni e inizia a sorgere qualche dubbio di vedere veramente la realizzazione dell'opera. Da quando è stato redatto il progetto ad oggi i prezzi di legno e acciaio sono continuati a salire. Per fare fronte all'impasse Comune e ditta che si è aggiudicata i lavori hanno deciso di rivedere i materiali e ridurre il tracciato della passeggiata amare, rinunciando al troncone più a a Ponente.
Ma queste soluzioni non sarebbero sufficienti e l'impresa avrebbe difficoltà a stare nei costi. “L'impresa sta ancora facendo una valutazione dei costi perché i conti ancora non tornano – spiega l'assessore ai Lavori Pubblici Lionello Parodi – dovremo incontrarci in questi giorni per capire com'è la situazione. Per ciò che riguarda le preoccupazioni che la passeggiata possa essere spazzata via dalle mareggiate, in base al sopralluogo fatto con i tecnici del Comune riteniamo che il tracciato verrebbe coperto di sabbia ma non distrutto”.