Mentre il mare sembra non avere molta fretta a placare la dimostrazione della sua potenza e i primi stabilimenti balneari sommersi dalla sabbia hanno già cominciato, dopo aver ridotto gli allagamenti, a spalare quella in eccesso, emergono nella conta dei danni dell'ultima mareggiata al territorio di Finale Ligure poco alla volta le varie criticità.
Particolari criticità tra Finalpia e Varigotti dove ad avere la peggio sono stati la passerella di Capo San Donato e il tratto di massicciata sottostante la via Aurelia in località Fiorita, i cui lavori di sistemazione dopo i cedimenti causati dai marosi dell'inverno 2019 si erano conclusi nel marzo dello scorso anno (leggi QUI).
Partendo proprio da quest'ultimo episodio, nel "day after" dei marosi più intensi, dove il Comune ha già avviato insieme ai tecnici e ai diversi operatori la conta dei danni, le onde hanno lasciato un evidente segno di cedimento in parte della scogliera più a levante di dove gli operai avevano svolto i lavori negli anni passati, con evidenti depressioni anche alla passeggiata in porfido.
Molte le segnalazioni agli enti mentre l'area è stata nuovamente transennata, interdetta al passaggio e ora a questo punto si attende solamente il nuovo intervento di Anas, gestore dell'Aurelia e delle pertinenze come quelle in questione.
"Il Comune ha inviato numerose segnalazioni, ha emesso ordinanze contro Anas obbligandola a una messa in sicurezza o alla certificazione di una sicurezza esistente - precisa il vicesindaco con delega ai Lavori Pubblici, Andrea Guzzi - Anas dal canto suo ha eseguito lo scorso anno (a 4 anni di distanza dal crollo) una limitata palificazione proprio nel tratto dove oggi ci sono depressioni, avvallamenti e pietre saltate. Il Comune ha altresì ordinato ad Anas la presentazione di un progetto complessivo di messa in sicurezza dell'intero tratto porto-Varigotti e la sua esecuzione".
L'accaduto non dovrebbe comunque comportare l'allungamento dei tempi previsti per l'esecuzione dei lavori di riqualificazione superficiale, comprensiva di pavimentazione e illuminazione, in programma prossimamente e finanziati dal 2018 con risorse comunali: nell'autorizzazione concessa dall'ente statale non vi era infatti il tratto franato solo pochi mesi fa e corrispondente a quello attenzionato ora.
Per quanto invece riguarda la passerella tra il Castelletto e Capo San Donato, anch'essa in attesa dei prossimi lavori di riprogettazione e la nuova realizzazione con nuovo materiale e a nuove altezze rispetto a quelle presenti (lavori finanziati in parte anche con fondi regionali), stavolta le onde non solo hanno distrutto i tratti a più riprese già ripristinati.
Forse per la prima volta ad essere colpita anche la porzione più a ponente, dove pure la distanza dal livello del mare è maggiore. I tecnici nel pomeriggio hanno transennato l'accesso alla passerella ed effettuato un sopralluogo: nelle prossime giornate verranno rimosse le tavole danneggiate e dopodiché si provvederà a valutare il da farsi per il ripristino.
"Abbiamo attivato una somma urgenza transennando l'area con griglie di cantiere non scavalcabili - spiega il vicesindaco Andrea Guzzi - e una ditta locale rimuoverà tutta la passerella demolita per poter intervenire poi una volta approvato l'appalto per la parte da rialzare. Ragioneremo sull'aggiornamento di quest'ultimo progetto per metterlo in appalto".