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Politica | 02 novembre 2023, 16:58

Concessioni demaniali marittime, Gianni Pastorino (Linea Condivisa): "Scadenza il 31 dicembre, basta temporeggiare"

"La Liguria e l’Italia intera sono ancora indietro sull’adeguamento alle direttive europee"

Concessioni demaniali marittime, Gianni Pastorino (Linea Condivisa): "Scadenza il 31 dicembre, basta temporeggiare"

Se l’Italia è l’unico Paese europeo che non pone un limite alle spiagge in concessione, lasciando alle Regioni queste scelte, in Liguria, le spiagge con stabilimenti balneari sono 1178 e quelle a libera fruizione appena 118 (pari al 70% della superficie occupata secondo Legambiente).

Secondo una sentenza del Consiglio di Stato basata sulla direttiva Bolkestein dell'Unione europea del 2010, le concessioni sono in scadenza entro il 31 dicembre 2023.

Servono soluzioni rapide e concrete anche e soprattutto da parte di Regione Liguria che deve avviare una regia garantendo una distinzione chiara tra gli spazi dedicati al turismo e quelli dedicati alle realtà e associazioni ricreative - commenta Gianni Pastorino, Capogruppo in Consiglio Regionale di Linea Condivisa - C’è infatti il rischio che a essere maggiormente penalizzate siano tutte quelle realtà no profit presenti sui nostri litorali. Stiamo parlando di associazioni sportive, ricreative e dilettantistiche che spesso non vengono distinte giuridicamente dalle strutture turistiche e che negli anni hanno visto il progressivo aumento dei canoni. La strategia sui nostri litorali va ripensata, non esistono solo imprese turistiche che, rispetto alle associazioni no profit, svolgono attività a scopo di lucro e pagano canoni in percentuale più bassi.

Un altro elemento di forte preoccupazione rimane l’indecisione della politica sia a livello regionale che nazionale: nel 2022, il governo Draghi ha introdotto una deroga che ha esteso la scadenza al 31 dicembre 2024 in caso di "difficoltà oggettive". Il governo Meloni ha tentato di posticipare ulteriormente i termini sostenendo che le gare non sono necessarie a causa dell'abbondanza di spiagge in Italia. Ma la Commissione Petizioni dell'Unione europea è stata chiara ribadendo che le proroghe automatiche sulle concessioni balneari sono incompatibili con il diritto comunitario.

In questo marasma la Giunta Toti resta in silenzio. E così diversi Comuni anche nella nostra regione hanno deciso di procedere con le gare mentre altri sembrano esitare. Servono invece linee di indirizzo e criteri chiari perché il termine è vicinissimo e non sono accettabili ulteriori proroghe. Consideriamo le recenti dichiarazione dell’Assessore Scajola totalmente inopportune e foriere di un’ulteriore incertezza del diritto. L’assessore Scajola ha ragione a lamentarsi della poca chiarezza di questo e dei governi precedenti sul tema, ma in compenso la direttiva europea è sufficientemente perentoria: non occorre essere giuristi per sapere che il diritto comunitario prevale su quello nazionale, dunque diciamo basta al temporeggiamento. Rimandare continuamente la soluzione di una problematica reale non migliora certo la situazione: adeguiamo la Liguria alle direttive europee e mettiamoci al lavoro per ricreare un turismo solido, sostenibile e accessibile a tutti e restituire alla pubblica fruizione un patrimonio comune spesso oggetto di una forma surrettizia di appropriazione da parte di pochi”.

Comunicato Stampa

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