Secondo alcune analisi statistiche fatte a livello nazionale, i lavoratori che si prendono cura delle persone sono più facilmente soggetti alla "sindrome da burn out", una forma particolare di stress lavorativo.
A questo proposito i tre distretti sanitari del Savonese , Finale e Bormide, con il Distretto Savonese di Savona come capofila, hanno lanciato il progetto "Servizio di Supervisione e prevenzione del burn out" rivolto ad assistenti ed operatori sociali afferenti ai servizi dei tre distretti che comprendono una popolazione di circa 208.000 abitanti. Il progetto è finanziato dall'Unione Europea.
"Nel corso degli anni, monitorando gli accessi ai servizi sociali- spiega Savona, comune capofila - è potuto riscontrare un costante aumento di persone singole e nuclei in difficoltà nella gestione della quotidianità. La domanda è cresciuta esponenzialmente per le richieste di sostegno al reddito, per le misure afferenti alla disabilità e, contestualmente anche le problematiche connesse alla 'povertà educativa', portando gli operatori dei servizi a dover rispondere ad un gran numero di richieste e problematiche, pur in presenza di forte turn-over e servizi/interventi attivabili non sempre rispondenti alle richieste".
Quindi di fronte ad una domanda che ha continuato a crescere, gli operatori del territorio, soprattutto per la costante carenza di personale che ha caratterizzato gli anni passati e il turn over, si sono pertanto trovati sempre più in difficoltà.
"Il progetto – spiega il Comune - prevede supervisioni singole e di gruppo, mono professionali e con il coinvolgimento di professionisti con profili differenti al fine di rafforzare il concetto di equipe, d'appartenenza' ma anche di identità professionale". L'avvio del progetto è previsto per novembre, con durata fino a marzo 2026.