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Attualità | 23 ottobre 2023, 15:25

Abbancamento di rifiuti maggiore rispetto al previsto, la Provincia diffida i gestori della discarica di Bossarino

Superiori in alcune zone anche le quote di abbancamento di alcuni metri. Arpal ha evidenziato le criticità dopo un monitoraggio

Abbancamento di rifiuti maggiore rispetto al previsto, la Provincia diffida i gestori della discarica di Bossarino

Un abbancamento di rifiuti nella coltivazione del lotto 1 in difformità a quanto previsto dal progetto approvato.

Questa la contestazione mossa da Arpal in seguito all'esito di un monitoraggio che ha portato la Provincia a diffidare la società Haiki Mines S.p.A., in qualità di gestore dell’impianto di discarica in località Bossarino a Vado Ligure.

Secondo l'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale sarebbe stato occupato per l’abbancamento dei rifiuti un volume eccedente pari a circa 50.000 m3 rispetto a quello autorizzato per il lotto 1 e in alcune zone le quote di abbancamento sono state superiori a quelle di progetto di alcuni metri (con sovraquota che talvolta hanno raggiunto circa 10 metri).

Arpal ha così attivato l’iter sanzionatorio previsto dalla normativa e la Provincia ha richiesto alla società di attivarsi immediatamente con lo scopo di sanare le irregolarità riscontrate e ad adeguarsi alle prescrizioni indicate.

Entro 15 giorni dalla ricezione del provvedimento dovranno trasmettere una proposta di cronoprogramma che definisca le tempistiche e gli interventi necessari per eliminare le criticità, nel rispetto di quanto previsto ed autorizzato dal progetto approvato; entro 30 giorni dalla ricezione del provvedimento dovranno trasmettere alla Regione, al Settore Rifiuti, Provincia - Servizio Autorizzazioni Ambientali, al Comune di Vado Ligure Servizio Ambiente, ad Arpal - Settore Aia e Grandi rischi, la verifica di stabilità per la condizione transitoria esistente; dovranno trasmettere alla Provincia di Savona, al Comune di Vado Ligure, ad Arpal e a Regione Liguria, idonea documentazione tecnica che attesti gli interventi effettuati nel'impianto unitamente a tutte le verifiche ambientali ritenute idonee circa l’avvenuto ripristino dello stato dei luoghi e la cessazione delle condizioni di criticità sopra menzionate, con lo scopo di un riscontro degli enti.

"Il presente provvedimento di diffida costituisce comunicazione di avvio del procedimento di sospensione dell'autorizzazione in caso di mancata trasmissione delle integrazioni/osservazioni sopra citate o di avvio di procedimento di revoca dell’autorizzazione in caso di mancato adeguamento alle prescrizioni imposte con la presente diffida" proseguono dalla Provincia.

Luciano Parodi

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