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Attualità | 21 ottobre 2023, 10:41

Ordinanza anti piccioni a Borghetto S. Spirito, OSA: "Proibire di porgere cibo non risolve ma espande il problema"

Il commento dell'Osservatorio Savonese alla decisione del sindaco: "Un peccato si sia limitato a un copia-incolla, preferibile controllare le zone e proporre ai volatili cibo trattato per la sterilizzazione"

Ordinanza anti piccioni a Borghetto S. Spirito, OSA: "Proibire di porgere cibo non risolve ma espande il problema"

"E’ un vero peccato che il sindaco di Borghetto Santo Spirito si sia limitato, nell’emissione della recente ordinanza di divieto di alimentazione dei colombi, a fare il copia-incolla delle decine di inutili testi di altri comuni, che lasciano il tempo che trovano".

E' un commento rammaricato quello dell'Osservatorio Savonese Animalista al recente provvedimento adottato dal primo cittadino Giancarlo Canepa per limitare la diffusione dei piccioni, dopo che all'Amministrazione del comune rivierasco erano giunte decine di segnalazioni da parte di cittadini.

OSA ricorda infatti che "proibire di porgere cibo non risolve ma espande il problema" suggerendo invece di "disciplinare questa attività, che se condotta in zone ben circoscritte ed attrezzate (lontano da abitazioni, con posatoi e colombaie, etc.), favorisce la concentrazione degli animali in aree non critiche, situazione ottimale per future campagne di sterilizzazione con granaglie trattate con nicarbazina, quando i prezzi del prodotto diverranno congrui".

Una soluzione che quindi "paradossalmente, contribuirebbe alla diminuzione delle nascite: è scientificamente provato che colombi adulti forti, adeguatamente nutriti, impediscono la nidificazione degli altri; invece soggetti malnutriti e deboli si disperdono, nidificano e lasciano nidificare anche gli altri", aggiungono da OSA.

L'esempio è quanto sta succedendo in Val Bormida, precisamente a Carcare: "Vi è un progetto - spiegano - in collaborazione con l’Amministrazione comunale, di progressivo trasferimento delle colonie cittadine verso la periferia lontana dalle abitazioni, che in questi giorni è soggetto a promettenti modifiche".

"Come tutte le criticità cittadine, anche questa si dovrebbe affrontare con la buona volontà, il dialogo e la collaborazione tra le parti interessate e non con ricorrenti, e pertanto inconcludenti, ordinanze, prive della necessaria contingibilità ed urgenza" concludono da OSA, sottolineando in chiusura un altro aspetto.

"Ma, soprattutto, senza scrivere affermazioni allarmistiche, come la sussistenza di 'problematiche igienico-sanitarie': decine di analisi epidemiologiche condotte dalle autorità sanitarie e comunali in tutta Italia, compresa la provincia di Savona, hanno dimostrato l’infondatezza di ogni rischio sanitario che invece, a forza di ripeterlo, sta diventando l’ennesima fake metropolitana; come pure la non appartenenza del colombo torraiolo alla fauna selvatica italiana e quindi senza tutela: affermazione smentita da decine di sentenze della magistratura!".

Redazione

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