Politica - 21 ottobre 2023, 08:12

Bilancio comunale a Carcare, l'ex Amministrazione: "E' a norma di legge, il sindaco cerca alibi alla coperta corta dei conti"

Secondo il gruppo consiliare ora all'opposizione, "il disavanzo è figlio dei crediti che l’ente vanta nei confronti dei cittadini"

L'ex sindaco Christian De Vecchi

Il bilancio del Comune di Carcare sarebbe "a norma di legge" con un disavanzo da "figlio del FCDE (fondo crediti dubbia esigibilità), ovvero crediti che l’ente vanta nei confronti dei cittadini", mentre le osservazioni riportate dal sindaco Mirri sono "un alibi alla coperta corta" dei conti comunali palesatasi durante la preparazione dei bilanci consuntivo e preventivo.

Non ci sta a passare come carnefice delle casse comunali l'ex gruppo di maggioranza, ora all'opposizione, "Insieme per Carcare" dopo l'annuncio dell'attuale Giunta della presentazione alla Corte dei Conti del piano di risanamento finanziario dell'ente annunciato dal primo cittadino nelle scorse ore.

"Il sindaco Mirri continua a produrre allarmismi economici alla sua cittadinanza. Genericamente dichiarando a vario titolo l’assenza di risorse economiche nell’ente che ha appena preso in gestione - scrive il consigliere di minoranza ed ex sindaco Christian De Vecchi - Imparerà con il tempo che negli enti locali la 'coperta è corta', per la prima volta nella sua vita amministrativa si trova a preparare i bilanci consuntivo e preventivo e deve scegliere dove destinare le risorse comunali che, esistono, nella misura proporzionata delle entrate tributarie e delle spese di gestione. La Corte dei Conti fa regolarmente note, pareri, controlli e indirizzi gestionali agli enti pubblici, ogni sindaco d’Italia ci si è confrontato andando a fargli visita, è la normalità".

Tra i punti in osservazione vi è il disavanzo: "Quello del Comune di Carcare è figlio del FCDE, come osservato in più relazioni dal revisore dei conti, e come noto alla Corte dei Conti, ovvero di una parte di tributi comunali pregressi (5 anni) che alcuni cittadini devono pagare al comune, il risultato di amministrazione è positivo. Le procedure di recupero crediti, per altro osteggiate dall’attuale sindaco quando era sui banchi dell’opposizione, sono da tempo avviate e mi risulta stiano producendo i risultati programmati", scrivono dall'opposizione.

"Chi ha gestito prima di lui, ha per prima cosa rispettato tutte le regole del TUEL, poi si è sottoposto a tutti i controlli delle Autorità Pubbliche deputate a farlo, in 5 anni ha garantito tutti i servizi essenziali alla cittadinanza" puntualizza quindi De Vecchi, spiegando anche le ragioni dello stato "del paventato predissesto: è un’opportunità legislativa messa a disposizione dalla normativa nazionale, per dilazionare il disavanzo su più annualità, rendendo maggiore operatività gestionale annuale ai servizi che produce l’ente. A inizio mandato, come più volte discusso nei consigli comunali, il sindaco poteva attivarlo ma mi pare non sia accaduto. E’ una scelta. Aspettiamo il verbale della Corte dei Conti per capire come il sindaco voglia agire".

"Ricordiamo, soprattutto per i profani di amministrazione pubblica - continua la nota - che il legislatore nazionale attraverso il TUEL mette a disposizione degli enti locali italiani, una dettagliata disciplina normativa cui attenersi nella gestione della 'cosa pubblica', la stessa prevede la presenza anche di organi di controllo comunali e periferici, quali il Revisore dei Conti, la Corte dei Conti, organi che, tutti lavorano nella stessa direzione per uniformare, efficientare e razionalizzare la gestione degli enti locali".

"Tutte queste persone insieme ai dipendenti comunali e agli amministratori, producono i numerosi Atti Amministrativi di un ente: bilanci di previsione, bilanci consuntivi, documenti di programmazione, piani triennali delle opere pubbliche, delibere di giunta e di consiglio e altro. Nei quali ci sono le verità amministrative. Gli atti sono cose diverse da quelle che vengono raccontate nei 'social' o millantate qua e là nei locali pubblici" precisa quindi l'ex sindaco nella nota.

"Questo per segnalare che non è istituzionalmente corretto dire che nelle casse comunali 'non ci sono soldi', perché nella gestione di un ente comunale, le entrate arrivano dai vari tributi comunali e le spese dipendono dai costi dei servizi che vuoi produrre ai tuoi cittadini e queste scelte dipendono dagli amministratori, mentre gli uffici e gli organi di controllo uniformano le scelte alla normativa TUEL" conclude De Vecchi.

Redazione