Politica - 19 ottobre 2023, 20:00

Pietra, Carrara sulla strada di collegamento da via Crispi a via Ranzi: "Attesa da 13 anni, si farà?"

Il consigliere di minoranza critico sulla convenzione redatta in seguito ad un intervento edilizio: "Lasciata 'mano libera' alla società costruttrice di prendersi i tempi che voleva e che più le aggradavano"

Nuovo intervento del consigliere di minoranza a Pietra Ligure, Mario Carrara. Partendo dalla recente inaugurazione della strada 'direttissima' tra Giustenice e Ranzi, che collega le due località senza la necessità di passare per la via Aurelia, e sottolineando come l'opera sia stata finanziata interamente con fondi pubblici, Carrara ha posto le sue attenzioni su "un'altra strada, altrettanto importante, che consentirebbe, dall'immediato entroterra di Pietra Ligure in via Francesco Crispi, a fianco del fiume Maremola, di raggiungere via Ranzi, prima del ponte medesimo sull'autostrada. Anch'essa una nuova arteria che, come quella precedentemente citata, rappresenterebbe un'alternativa viaria di non poco conto verso gli stessi obiettivi: la frazione Ranzi e l'ingresso dell'Autostrada dei Fiori. Ma senza 'sconfinare': restando tutta entro il territorio del Comune di Pietra Ligure, evitando la via Aurelia. Tuttavia, ad oggi, questa stessa strada è fatta solo per due terzi: manca quel terzo 'decisivo', quello da fare di sana pianta"

"Mentre la precedente strada era finanziata interamente da fondi pubblici, questa nuova ha già da tempo un finanziamento, ma integralmente da fondi privati - ha aggiunto l'esponente di minoranzaÈ una strada che, pur disponendo della risorsa finanziaria necessaria, allo stato attuale non è ancora stata fatta e ancora non si fa. La strada risulta 'incompleta', per essere utile come servizio pubblico per tutta la collettività. Infatti, finora, la parte esistente, è servita solo a servizio delle nuove case a onere di costruzione delle quali essa era stata imposta. Senza quella parte di strada già fatta le nuove case non avrebbero potuto essere accessibili e, quindi, neanche vendute. Ecco perché almeno quella parte di strada lì è stata fatta celermente". 

"Stiamo parlando della strada che da ben 13 anni, dal 2010, dovrebbe realizzare la società 'Blau Meer' (gruppo Orsero?), in seguito alla costruzione di un consistente intervento edilizio di ben mc.6136, dove è stata 'cementificata' una zona che era ancora relativamente 'vergine' di oliveti, in località Rocca delle Fene di Pietra Ligure - ha poi evidenziato Carrara Per garantire l'esecuzione dell'opera la Società costruttrice, nel 2010, ha dovuto stipulare una fidejussione 'pesante' di ben €.613.084,71; cifra che, almeno nel 2010, avrebbe senz'altro consentito l'integrale realizzazione della nuova via nella sua parte terminale più impegnativa, che 'scollina per raggiungere la sovrastante strada pubblica esistente, via Ranzi".

 

Il consigliere d'opposizione ha poi citato la discussione sul tema avvenuta in Consiglio comunale, sostenendo come nell'occasione non fosse stato tutelato l'interesse pubblico: "All'atto di redigere la convenzione è stata, sostanzialmente, lasciata 'mano libera' alla società costruttrice di prendersi i tempi che voleva e che più le aggradavano, nell'acquisire i terreni sul cui tracciato è previsto il nuovo percorso - ha dichiarato Carrara, aggiungendo - senza prevedere un termine, un limite massimo entro il quale l'impresa avrebbe dovuto acquisire le aree per fare la strada, si è lasciato alla stessa impresa la 'comodità' di agire nei tempi che voleva e che più le convenivano. Infatti i tempi si sono dilatati a dismisura e i risultati si vedono: sono passati esattamente 13 anni, dal 21 ottobre 2010, data della stipula della Convenzione (oggi è il 19 Ottobre 2023) e, non solo la strada non è ancora stata fatta ma nemmeno, nel frattempo, sono stati adottati provvedimenti pubblici e atti formali "concreti" a tutela dell'esecuzione dell'opera, come l'incameramento al Comune del totale ammontare della fidejussione, €.613.084,75, affinché l'ente pubblico si sostituisse all'impresa privata inadempiente per fare direttamente l'opera".

Nel mirino di Carrara finisce così il sindaco Luigi De Vincenzi: "C'è solo da sperare che la convenzione, per i suoi contenuti, che sembrano molto 'pro impresa', sia stata redatta in un suo momento di 'défaillance', cioè che  abbia preso un'umana 'cantonata' nella gestione della questione".

"Ad oggi, 19 Ottobre, 2023, l'incameramento degli €.613.084,75 non è ancora stato fatto - continua il consigliere comunale - E, come detto, non è stato adottato nessun nuovo provvedimento formale che garantisca il Comune sul fatto che l'opera pubblica della nuova strada si farà. E cosa si aspetta? Quanto si deve aspettare ancora a farlo? Affinché vista la conclamata inerzia dell'impresa, la strada la faccia direttamente il Comune? Avanziamo un'ipotesi: sarebbe il colmo, se dopo aver tergiversato per così tanto tempo, ora l'incameramento degli oltre seicentomila euro al Comune, convenisse addirittura all'impresa perché, per gli aumenti spropositati dei costi di costruzione, quella somma oggi, dopo 13 anni, potrebbe non 'coprire' più il costo dell'intera opera ed il Comune si troverebbe, per completarla, nella condizione di dover reperire fondi pubblici per integrare la differenza finanziaria mancante. Sarebbe davvero un colpo ed una beffa. Cosa che comporterebbe l'insorgere di responsabilità a carico dei personaggi pubblici di questa situazione (se non sono già insorte)".

Redazione