Attualità - 18 ottobre 2023, 16:51

Funivie, Cgil: "Il ministro Salvini e il presidente Toti dicano una volta per tutte se sono strategiche oppure no"

L'attacco di Pasa e Turcotto al Governo dopo l'ultima bocciatura dell'emendamento Funivie alla Regione che si era impegnata a fare il bando per la concessione entro il mese di ottobre insieme al Ministero e l’Autorità portuale

Il Governo boccia nuovamente l'emendamento sulle Funivie, presentato dalla Lega ma poi ritirato su richiesta del Governo. Una situazione paradossale che Andrea Pasa e Simone Turcotto di Cgil definiscono “una vergogna tutta italiana. In 4 anni solo passi indietro, con la politica nazionale e regionale incapace di trovare soluzioni”.

Una prima bocciatura dell'emendamento Funivie, presentato e poi ritirato dalla Lega, era stata durante la conversione in legge del “Decreto Asset” di pochi giorni fa.

"Ministero e Regione Liguria  su questo tema - dicono Pasa e Turcotto - continuano a prendere in giro lavoratori , i Comuni di Savona - Cairo Montenotte e i Sindacati Confederali Savonesi. Dov’è la Regione Liguria ? il Presidente Toti si era impegnato a costruire il bando per la concessione entro il mese di ottobre insieme al Ministero e l’autorità portuale . In meno di venti giorni il Governo sulla vertenza delle Funivie( impianto Savona – Cairo Montenotte) riesce a votarsi contro per ben due volte".

"La prima -proseguono - nella conversione in legge del decreto "Asset" lo scorso 30 settembre e l’ultima questa mattina boccia l’emendamento nella discussione del Decreto Qualità dell’Aria. Inoltre pochi giorni fa l’ulteriore tegola sul bando deserto per il ripristino dei piloni. E’ una situazione imbarazzante e non più tollerabile. Il Governo, il Ministero e la Regione Liguria sono responsabili di questo scempio politico, industriale ed economico che tocca in maniera drammatica il territorio savonese e mina la possibilità di rilanciare e sviluppare l’interno comparto, oltre a non dare risposte ad oltre 50 lavoratori che attualmente si occupano dell’infrastruttura".

"Il Ministro Salvini e il Presidente della Regione Liguria Toti - affermano Pasa e Turcotto - dicano una volta per tutte se le Funivie sono strategiche oppure no. Se si, se ne occupino e diano risposte ad un intero territorio che attende una soluzione da 4 anni. E' necessario, così come chiediamo da tempo, che si calendarizzi un incontro al Ministero alla presenza di tutti i soggetti interessati – Comune di Savona, di Cairo Montenotte, Autorità Portuale, Regione Liguria, Sindacati Savonesi e Confindustria Savona – per capire cosa sta succedendo e quali sono le scelte politiche che il Governo è deciso a fare o meno".

"Sono necessari tempi certi per la ricostruzione - spiegano - dopo 4 anni di meline. Ci vuole il bando per la concessione per mettere in sicurezza i lavoratori ed iniziare a progettare la formazione per inserire nuovo personale. E' necessario un investimento forte sul progetto che metta insieme ferro-fune e parchi per dare un futuro al settore visto che ci sono imprenditori già pronti a farlo funzionare".

"Contrariamente Regione Liguria e Governo - concludono Pasa e Turcotto - saranno ancora una volta responsabili della de-industrializzazione del territorio savonese e ligure, in un momento senza soluzioni per molte altre vertenze industriali, senza idee e senza una vera e propria politica industriale come certificano le crisi irrisolte di Piaggio Aerospace, Sanac (che rischia seriamente di chiudere i battenti) e Funivie. Le Politiche Industriali, insieme alla Sanità. sono drammaticamente il fallimento delle politiche attuate dalla Regione Liguria".

Un attacco al Governo è arrivato anche dal Senatore del Pd Lorenzo Basso. “Quello che servono sono risorse e impegni concreti – dichiara Basso - per fare uscire l'azienda dallo stallo in cui versa. Il governo deve dire chiaramente se vuole sostenere Funivie o se invece è completamente disinteressato al loro futuro. Sono necessari tempi certi per la ricostruzione, ci vuole il bando per la concessione e un investimento forte sul progetto che metta insieme ferro-fune e parchi per dare un futuro al settore".

Redazione