Sono di rientro i 50 pellegrini liguri guidati dal parroco della chiesa di Sant’Ambrogio di Alassio don Gabriele Corini che si trovavano a Gerusalemme al momento degli attacchi di Hamas a Israele, ritrovandosi inaspettatamente in un Paese in guerra.
“Tra poco andremo in aeroporto e il nostro volo El Al è perfettamente confermato intorno alle 17.30” ha scritto poco fa don Gabriele sul suo profilo Facebook, che aggiorna costantemente per informare e tranquillizzare i fedeli alassini e chi da casa è in apprensione per i cari in viaggio.
Il parroco di Alassio e docente ordinario di Antico Testamento ed ebraico presso l’ISSR regionale ligure ha anche espresso un pensiero per chi resta nel Paese: “Mentre rientriamo in Italia non possiamo con tutto cuore non pensare a chi rimane… ai nostri fratelli cristiani di Terra Santa ancora una volta ricaduti nell’ansia di un futuro incerto e violento… ai nostri fratelli ebrei drammaticamente colpiti da violenza inaudita e inaccettabile… alle persone ebree barbaramente rapite e per le quali preghiamo e auspichiamo che presto possano riabbracciare i loro cari”.
Nei giorni scorsi, si era inoltre premurato di rassicurare quanti erano preoccupati, dopo gli attacchi di Hamas: “Rassicuro tutti che stiamo bene ed è tutto sotto controllo”.
Il gruppo di pellegrini liguri era partito alcuni giorni fa dalla Riviera per un viaggio in Israele, ritrovandosi però in un Paese in guerra. La comitiva stava facendo tappa a Gerusalemme per un’escursione. “La situazione non è simpatica – ha scritto don Gabriele -, però stiamo bene. Siamo di rientro”.
Il tour è organizzato dalla Diocesi di Alberga-Imperia e guidato dal parroco di Alassio. Tra i pellegrini, anche l’alassina Piera Olivieri, ex responsabile dell’Ufficio turismo di Alassio e poi di Albenga, oltre che ex consigliere comunale della città del Muretto.
Dal sito del Ministero degli Affari Esteri si legge: “I collegamenti aerei da e verso Israele stanno subendo variazioni a seconda delle compagnie. La maggior parte dei voli delle compagnie El Al e Israir sono operativi. Si raccomanda di non spostarsi dai luoghi sicuri e di non raggiungere l’aeroporto Ben Gurion se sprovvisti di biglietto aereo confermato”.