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Attualità | 05 ottobre 2023, 19:45

Rigassificatore, Toti dopo l'incontro in Provincia: "Previsto dal Piano energetico nazionale, da presidente sono favorevole per il bene della Liguria e del Paese"

"Aperti al confronto per migliorare il progetto"

Rigassificatore, Toti dopo l'incontro in Provincia: "Previsto dal Piano energetico nazionale, da presidente sono favorevole per il bene della Liguria e del Paese"

“Nonostante Regione Liguria non abbia alcuna voce in capitolo sul progetto, inserito come strategico nel Piano energetico nazionale varato dal governo Draghi e confermato dal governo Meloni, la mia posizione sul rigassificatore è favorevole: non possiamo pretendere di essere il primo sistema portuale e logistico del Paese, da cui dipende il benessere di milioni di italiani, se poi non accettiamo di affrontare anche le difficoltà che questo momento storico ci pone in seguito alla guerra russo-ucraina. La struttura commissariale è sempre a disposizione per ascoltare le esigenze di tutti, come è stato fatto durante gli incontri tecnici, migliorando il più possibile il progetto e ridurre i disagi, modificando il tracciato e valutando soluzioni alternative anche in base alle osservazioni pervenute in questi mesi dai Comuni. Il progetto è soggetto a un iter autorizzativo nazionale, non applicato né a Piombino né a Ravenna: è prevista una Valutazione di Impatto Ambientale (Via) e di Impatto sulla Salute (Vis), una valutazione di sicurezza da parte del Ctr e la Conferenza dei Servizi, che coinvolge i soggetti previsti dalla legge. Non si tratta di un’opinione politica di una singola persona, ma di una procedura scientifica. Questo è quanto abbiamo ribadito ai sindaci, avranno sempre la possibilità di esprimere i propri pareri purché siano legati alla scientificità delle esigenze”.

Così il commissario straordinario di Governo e presidente della Regione Liguria Giovanni Toti nel corso dell'incontro plenario presso la Provincia di Savona sul progetto del riposizionamento della nave rigassificatrice Golar Tundra da Piombino al largo della costa di Vado Ligure. Oltre al presidente Toti, alla riunione hanno preso parte i referenti della struttura commissariale, insieme all'assessore alle Infrastrutture Giacomo Giampedrone, il presidente della provincia di Savona Pierangelo Olivieri, tecnici Snam e Rina che si sono confrontati con gli amministratori locali e i consiglieri comunali di tutto il territorio.

Il commissario Toti ha poi evidenziato il "ritorno ecomico diretto legato all'impianto, attorno al quale ruotano decine di milioni di euro. È un'operazione che non penalizza il turismo ma che, anzi, potenzia il sistema portuale e industriale di una regione, la Liguria, la cui crescita è in proporzione più significativa di quella di tutto il Paese. Non ci può essere turismo con la crisi energetica. Se le famiglie italiane non riescono ad arrivare a fine mese, non potrà esistere turismo per una regione che fornisce servizi a tutto il Nord Italia. Noi non vogliamo questo. Intendiamo proteggere il sistema economico di questo Paese, che significa difendere l’economia ligure e i suoi lavoratori”.

“Il tema di compatibilità con le zone agricole e produttive – conclude Toti - è stato valutato dai tecnici e superato con adeguate modifiche al tracciato. La stazione di pompaggio è stata ridimensionata e sono al vaglio soluzioni alternative per il suo collocamento, così da non interferire sui terreni vergini, ma andando a recuperare alcuni spazi industriali interessati dall’Area di Crisi Industriale Complessa oggetto di finanziamenti ministeriali. Sono favorevole alla valutazione di opere di accompagnamento e di competitività, come quelle previste dal Primt. Su questo apriremo un tavolo condiviso con i Comuni, con l’assessorato regionale alle Infrastrutture e con Anci Liguria e troveremo una strategia per poter apportare ulteriori benefici a questa provincia".

"Ho massimo rispetto per i cittadini che esprimono preoccupazione - prosegue Toti - e per le associazioni di categoria che ci sottopongono le proprie osservazioni. I prossimi passaggi da parte del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, come colonna portante del progetto, porteranno a termine il procedimento di Via ministeriale sgomberando il campo da quelle che sono le paure sincere di coloro che sono preoccupati da un'iniziativa che magari non comprendono nel dettaglio".

In serata è intervenuta anche la Lista Toti che ha replicato alle considerazioni odierne del Partito Democratico: "Sinceramente non sappiamo a chi rispondere. Se al consigliere regionale Pd , Roberto Arboscello, che si lamentava chiedendo più confronti del presidente Toti con il territorio, o con Arboscello Roberto, consigliere regionale del Pd, che oggi si lamenta perché Toti è andato ancora sul territorio a spiegare le motivazioni del rigassificatore".

"Scegliendo l'ordine temporale, all'ultima sortita non possiamo che ammettere che effettivamente da parte del presidente c'è stata coerenza, quella che manca al Pd - proseguono dalla lista a sostegno del presidente della Regione - Come ha sempre fatto, anche oggi Toti si è reso disponibile a confrontarsi con i sindaci e lo ha fatto avendo accanto anche i tecnici per soddisfare tutte le domande e i dubbi. Così pure non ha cambiato idea come fa il Pd: aveva dato la propria disponibilità all'allora governo Draghi che la richiedeva per ospitare il rigassificatore nel Mar Ligure, pur solo dopo aver verificato che non ci fossero problemi per il territorio, e oggi l'ha mantenuta, ricordando che dovrà essere una Via nazionale a valutare, al di sopra di ogni sospetto, che non ci siano controindicazioni e a dare tutte le garanzie del caso alla popolazione che giustamente le chiede".

"Dov'era piuttosto Arboscello qualche anno fa insieme a tutto il suo partito? Ah già, era a garantire piena fedeltà a Draghi e alle sue scelte, quelle che oggi si rimangia per andare a caccia di qualche voto che a forza di giravolte non ha più. Sì caro Arboscello, Toti è sia presidente della Regione Liguria, sia commissario di governo e in questa doppia veste sta contemperando le esigenze motivate del territorio – non certo le speculazioni politiche di bassa lega – con la responsabilità di chi deve governare e dare risposte al sistema Paese e a tutti i cittadini. Se Arboscello o i suoi compagni non sono né governatori né commissari di governo, si facciano qualche domanda. Magari capiscono che la politica della strumentalizzazione e delle paure non paga" concludono infine dalla Lista Toti.

*in allegato le slide esposte durante l'incontro

Redazione


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