Attualità - 05 ottobre 2023, 17:20

Rigassificatore, in Provincia è scontro tra i sindaci e Toti. Russo e Isetta: "Esterrefatti, iter che non sta in piedi, venga ritirato" (FOTO)

Interventi forti anche da parte del direttore dell'Area Marina Protetta di Bergeggi e del consigliere regionale Arboscello: "Hai riavvolto il nastro parlando di grandi sistemi sviando sul vero tema. Quell'impianto in quell'area non ci può stare"

"Presidente io sono deluso, anzi più esterrefatto che deluso". "Questo iter non sta in piedi credo che l'unica soluzione sia ritirarlo".

Così i sindaci di Savona Marco Russo e di Quiliano Nicola Isetta puntando il dito contro il presidente regionale e commissario Giovanni Toti che questo pomeriggio ha llustrato le motivazioni del futuro posizionamento della nave "Golar Tundra" a 4 km dalla costa di Vado e 2.9 km di Savona oltre alla rete di condotture che verranno realizzate a Quiliano (oltre alla creazione ex novo di due nuovi impianti), Altare, Cairo e Carcare. Con una breve presentazione invece Snam si è soffermata a grandi linee sul progetto.

"Abbiamo sentito una predica paternalistica che non tocca minimamente gli argomenti sviluppati in queste settimane. Lo dico con profonda delusione, visto  che ha detto che bisogna instaurare un rapporto di leale collaborazione. Ti abbiamo invitato ad un consiglio comunale e quel tuo rifiuto é un atto di non lealtà. Il 4 agosto in Regione abbiamo manifestato la necessità di approfondimenti tecnici, in quella sede non era possibile e abbiamo fatto un calendario, ma prima é stata fatta la conferenza dei servizi che ci ha tolto la terra sotto i piedi - le parole di Russo - L'istanza é stata presentata a fine giugno e noi l'abbiamo avuto a fine luglio, questo implica un disprezzo verso le autorità locali non ritenute degne di confrontarsi da pari a pari, perchè noi siamo portatori di idee che meritano attenzione".

"C'è stata un'ampia mobilitazione della popolazione anche motivata dal fatto che non ci siano state risposte, liquidate in modo sprezzante e con giudizi taglienti - ha proseguito il primo cittadino savonese che si è poi rivolto al presidente della Provincia - Presidente Olivieri non sei un intermediario, sei espressione delle realtà comunali del territorio, non sei un agente della Regione sul territorio. Non puoi non considerare che molti comuni del territorio si sono espressi all'unanimità in una certa direzione. Avrei preferito vederti vederti nelle riunioni tra comuni invece di questo incontro che sembra una specie di convention. Noi comuni abbiamo fatto un percorso con grande serietà. Questo progetto non si concilia con le linee che stiamo pensando".

"Il ringraziamento è quello di avermi lasciato solo in pieno agosto a spiegare ai miei cittadini questa procedura, senza lo Stato e chi lo rappresenta e i progettisti, che si sono visti pubblicare le aree che verranno espropriate - ha continuato Isetta - Noi ora stiamo discutendo un progetto esecutivo dentro una procedura di una carattere nazionale. O è vera questa cosa o questa opera ritiratela".

"Ringrazio di aver inserito i tubi nella vallata del Quiliano, avendo già due linee della Snam che la attraversano - ha puntualizzato arrabbiato il sindaco quilianese -Non accetto di essere qua a prendere una lezione. Questo territorio adesso e negli anni ha pagato e ha ricevuto già opere di interesse nazionale. Questa roba non sta in piedi e questo territorio è compatto e ha deciso nelle aree comprensoriali di darsi un modello di sviluppo. Sono sbalordito e colpito, sono dietro a lavorare sull'espressione del parere finale sul progetto che è stato presentato. Poi sento dire che lo stanno modificando e io come sindaco non ho ricevuto ancora nulla. Stiamo giocando dentro un campo da gioco che avete scelto voi, se lo avete scelto fateci giocare correttamente".

"Oggi caro Presidente mi sembra che si sia iniziato male e si stia finendo peggio. Lei deve dare una risposta certa non solo a noi, ma i cittadini che si trovano al di fuori dalla Provincia. Abbiamo chiesto come mai non rimane a Piombino, perché viene a Vado? Ci è stato detto che è una questione politica. Lei ci deve dare una risposta - puntualizza Rodolfo Mirri, sindaco di Carcare - Questa riunione di oggi mi sembra più di facciata, non sono state  fatte riunioni pubbliche, c'è sempre infatti il timore di incontrare i cittadini. Lei sicuramente sarà un bravo statista ma le dico di venire a vedere com'è conciata la Val Bormida, stiamo praticamente accogliendo tutto quello che in Liguria non si vuole. Se è vero che si andrà ad inserire anche un termovalorizzatore, verrà completata l'opera. Oggi lei ci deve dare una risposta, non continuiamo a far sì che vengano calate le decisioni".

 "Del lungo iter di cui ha parlato, Commissario, restano solo 100 giorni. Ci avete lasciati soli a dare spiegazioni ai nostri cittadini - ha dichiarato il sindaco di Spotorno Mattia Fiorini - Il commissario ci chiede di attendere i pareri delle autorità competenti ma fino ad ora non ho sentito parlare di area marina protetta e di tutele e tutto quello che ci riguarda. Il fatto che si vedano stazionare tante navi nel nel mare di Savona non può essere usato come giustificazione per un rigassificatore che non é una nave ma un impianto industriale. Un territorio ha diritto di decidere del proprio destino. É un territorio che negli anni ha già dato e ha deciso di cambiare rotta perché abbiamo capito che cosa gli impianti industriali lasciano".

"Ritengo che questo incontro sia utile perché é un momento in cui ci guardiamo in faccia e ci parliamo. Io sono l'unico sindaco che non ha fatto incontri pubblici su questo progetto perché ritengo che, se un interlocutore ci deve essere, allora che sia un interlocutore tecnico e che sia autorevole e autorizzato - ha continuato il sindaco di Cairo Paolo Lambertini - Abbiamo Snam e tutti gli enti che fanno parte della conferenza dei servizi. Se non ci fidiamo allora il problema é su un altro piano, su quello della credibilità degli enti che si occupano di questi problemi. D'altra parte dobbiamo favorire tutte quelle richieste di dubbi e chiarimenti. I tempi poi dovrebbero essere chiari e in questo momento non lo sono".

Successivamente sono intervenuti i sindaci di Bergeggi Nicoletta Rebagliati, il commissario di Vado Ligure Maurizio Gatto e il direttore dell'Area Marina Protetta dell'Isola di Bergeggi Davide Virzì che si è soffermato sul fatto che non sono mai stati invitati in incontri tecnici precisando l'impatto che la nave può avere nella zona.

“Un'arringa di quasi un'ora del commissario Toti che ha provato a sostenere l'insostenibile. Dopo più di due mesi di proteste, dichiarazioni di contrarietà e mobilitazioni popolari il Commissario fa un discorso che sembra non tenere conto di quanto successo in questo tempo. L'ennesima buffonata, il solito show inutile che ha avuto come unico risultato quello dell'ennesima provocazione a un intero territorio. Quello che in questo momento proprio non serve”, così il consigliere regionale del Partito Democratico Roberto Arboscello dopo l’incontro di Toti in Provincia a Savona sul rigassificatore.

“Ad ascoltare Toti ho capito che oggi in questo inutile show mancava solo un protagonista: il presidente della Regione. Colui che deve tutelare la Liguria e i liguri. Oggi e ormai da mesi Toti interpreta solo il ruolo di commissario di Governo. Un Giano Bifronte: presidente e commissario. Un ruolo per ogni evenienza: uno per quando deve dare la colpa al governo e un altro per dire che ha una responsabilità di governo nazionale. Sono rimasto nella sala solo per senso di rispetto istituzionale perché oggi avrei dovuto alzarmi e andarmene senza prestarmi a questa buffonata. Non l'ho fatto e non l'hanno fatto i tanti sindaci solo per senso di dovere e di rispetto verso l'istituzione che rappresento. Mi unisco al coro delle tante persone che stanno protestando sotto la provincia e che dicono: vergogna. Due mesi di lavoro, di confronto, di contrapposizioni, che hanno avuto il culmine nel corso del consiglio regionale straordinario, ma per Toti nulla è successo. Il commissario la smetta di considerarmi o considerarci un avversario politico. Ci consideri come portatori delle istanze e rappresentanti di un territorio. Forse è questa la chiave di volta a cui il presidente dovrebbe pensare”, conclude Arboscello

Intervenuto anche il consigliere comunale di Cairo Fulvio Briano che ha riportato la seria preoccupazione degli abitanti di Cairo.

Toti replica agli interventi. "Ho sentito più interventi politici che tecnici. Forse non é chiaro il quadro di sistema, le valutazioni sono state fatte dal parlamento con un disegno di legge. Il confronto istituzionale si svolge nelle sedi istituzionali. Siccome il presidente Olivieri mi ha chiesto di incontrare i sindaci, peraltro già incontrati prima, siamo venuti a questo incontro. Il confronto sarà nelle sedi istituzionali perché qui alcune risposte non le so dare, questo vale per tutto. Parlo anche per l'informazione dei cittadini: rispetto l'opinione di ciascuno a manifestare, ma proprio chi è parte delle istituzioni dovrebbe trasmettere informazioni oggettive e rilevo che non sempre protestare vuol dire avere ragione".

Nicola Poggi Arpal ha risposto ad alcune domande dei sindaci "per ciò che riguarda i tempi - afferma Poggi - i 200 giorni non sono un termine ordinatore, cioè  possono essere superati. La conferenza dei servizi non può  comprendere soggetti che non possono esprimere pareri. Gli incontri fatti fino ad ora hanno permesso di mettere a fuoco criticità in un confronto tecnico scevro da valenze politiche. La conferenza dei servizi non potrà che essere successiva alla Valutazione d'impatto ambientale per cui lo Stato ha 240 giorni di tempo. L'avvio é stato il 18 settembre e c'è  tutto il tempo per le amministrazioni di esprimersi. Gli incontri con i Comuni ci sono stati".

Luciano Parodi e Elena Romanato


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