Attualità - 03 ottobre 2023, 15:26

Albenga, profughi, sul Cpr l’Amministrazione replica a Distilo: “Una tale ignoranza è inaccettabile”

“Distilo non sa distinguere le differenze con il centro di primissima accoglienza o forse non gli conviene per non attaccare il Governo del quale i suoi partiti fanno parte?”

“Una tale ignoranza su un tema tanto importante e delicato da parte del consigliere Diego Distilo è inaccettabile e lascia davvero senza parole” afferma la maggioranza nel consiglio comunale di Albenga.

“Viene da pensare che si tratti di speculazioni politiche ancora una volta perpetrate a discapito dell’interesse reale e concreto dei cittadini di Albenga e dell’intero territorio, ma rifiutandoci di pensare che si possa arrivare a tanto per perpetrare i propri interessi politici, non ci resta che provare a spiegare a Distilo il perché le sue dichiarazioni sono profondamente sbagliate.

Partiamo dalle semplici definizioni - spiegano -. Un centro di primissima accoglienza è un luogo per l’accoglienza temporanea (solitamente permangono pochi giorni e per un massimo di 15) a rotazione di persone richiedenti protezione internazionale che poi vengono indirizzati verso i CAS presenti sul territorio nazionale, anche nei comuni limitrofi ad Albenga.

Centri di permanenza e rimpatrio (Cpr, ex Cie). In questo caso non si tratta di accoglienza ma di strutture detentive dove i migranti vengono trattenuti in attesa di essere rimpatriati.

In pratica, gli stranieri giunti in modo irregolare in Italia che non fanno richiesta di protezione internazionale o non ne hanno i requisiti sono trattenuti nei Centri di Permanenza per il Rimpatrio (CPR), ex art.14 D. Lgs. 286/1998, istituiti per consentire l'esecuzione del provvedimento di espulsione da parte delle Forze dell'ordine.

Come può capire chiunque, quindi, forse anche il consigliere Distilo, un Cpr è ben diverso da un centro di primissima accoglienza temporaneo che ad Albenga sarà operativo, peraltro, solo fino al 31 ottobre e che può ospitare al massimo 20 richiedenti protezione internazionale.

Un Centro per il rimpatrio, di fatto è una vera e propria galera dove vengono detenute le persone che hanno avuto un decreto di espulsione e, di fatto, purtroppo non favorisce i rimpatri; infatti, più della metà delle persone non vengono rimpatriate, ma vengono rilasciate sul territorio.

Dispiace costatare ancora una volta, come del resto è avvenuto per la battaglia sull’ospedale, che il consigliere Distilo invece che guardare al bene della città e mettere da parte questioni meramente politiche, decide di cavalcare e strumentalizzare questa vicenda dimenticando che proviene da un Governo - centrale e regionale - gestito dai suoi stessi partiti che stanno dimostrando sempre più di non avere il minimo rispetto per il nostro territorio e, più in generale, per la provincia di Savona.

Sarà vera ignoranza sull’argomento accoglienza quindi oppure, per caso, questa confusione è dovuta al fatto che Distilo non può schierarsi apertamente contro le scelte fatte dal Governo del quale il suo partito fa parte?”, concludono dalla maggioranza in Consiglio.

Redazione