Un edificio romano rustico produttivo che divenne un recinto cimiteriale.
Questa l'importante scoperta negli scavi archeologici effettuati a lato della chiesa di San Pietro in Carpignano a Quiliano finanziati dal Ministero della Cultura su progetto della Soprintendenza Sabap Imperia-Savona in un'area che fin dagli anni 70 è stata fatta luce su una storicità più che affascinante.
Nel pomeriggio di ieri proprio nel complesso di culto di origine protoromanica sono stati illustrati gli sviluppi dei lavori degli ultimi mesi che hanno tirato fuori scoperte importanti sul passato della zona quilianese.
Circa 50-60 anni fa ci fu la scoperta di una vasca di epoca romana all'interno della chiesa che fece presumere ad un insediamento di tipo agricolo adiacente a un ramo della Via Aemilia Scauri che collegava la vicina Vada Sabatia (l’attuale Vado Ligure) con la pianura Padana attraverso la val Quazzola.
Negli anni 90 invece venne organizzata una strategia di scavo nella quale venne scavata tutta la cisterna e iniziarono i lavori nell'area antistante la facciata. Spazio poi una ventina di anni fa agli interventi nell'abside dove sarebbe emerso che in passato ci potrebbe essere stata una produzione di ceramica sul posto.
"Tre settimane, massimo quattro, è il tempo limite di disponibilità che abbiamo per ampliare l'area di scavo attuale e documentare tutte le evidenze affioranti. Questo è funzionale a progettare una successiva campagna di scavi e definire nel dettaglio ciò che vedremo solo in superficie, comprenderne lo sviluppo sia cronologico, che areale e planimetrico" ha detto il direttore dei lavori, l'archeologo Fabrizio Geltrudini del Regio IX Liguria Archeologia, che ha puntualizzato che le lavorazioni proseguiranno in un sondaggio più piccolo nella via d'accesso alla chiesa dove è emerso un edificio nel quale potrebbe essere stata gestita l'acqua viste le condotture presenti.
"Viene valorizzato e confermato quello che è questa vallata sul piano archeologico e la centralità del sito di San Pietro in Carpignano come un'area su cui si ha molto ancora da scoprire" ha detto il sindaco Nicola Isetta.
Sono stati inoltre finanziati, come specificato dall'assessore Cinzia Pennestri, dal Programma di Sviluppo Rurale i lavori del progetto Experience, che prevede un percorso all'ingresso della strada che porta alla chiesa che sarà delimitato da nuovi cipressi. La parte dietro della chiesa verrà riqualificata e avrà una funzione come Museo del vino/della storia.