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Attualità | 30 settembre 2023, 09:00

Il 1° ottobre al via la caccia al cinghiale, OSA: "Non è la soluzione alla peste suina, ma la causa"

"In paesi meno succubi agli appetiti venatori si sta sperimentando con buoni risultati la vaccinazione specie-specifica con esche contenenti sostanze che procurano la sterilità per diversi anni"

Il 1° ottobre al via la caccia al cinghiale, OSA: "Non è la soluzione alla peste suina, ma la causa"

"Inizia in Liguria domenica 1° ottobre la caccia “normale” al cinghiale, malgrado l’eccezionale siccità, i numerosi incendi che hanno devastato centinaia di ettari di boschi e campagne, la peste suina e gran parte dei boschi ancora coperti di foglie e la visibilità molto inferiore alla gittata delle micidiali armi a munizione intera dei cacciatori; ed inoltre con la presenza di escursionisti, gitanti, biker e cercatori di funghi, cui viene negato il diritto di frequentare le campagne in tranquillità e sicurezza, e che farebbero bene a munirsi di giubbotto antiproiettile ed elmetto".

Così, attraverso una nota stampa, l’Osservatorio Savonese Animalista.

"L’Osservatorio Savonese Animalista denuncia che, in questa situazione tragica ma non seria, si continua a ritenere  la caccia il mezzo per “depopolare” i cinghiali a fini antiPSA e contrastare i danni arrecati alle coltivazioni da cinghiali e caprioli; e si finge di non sapere, che la loro presenza è dovuta alle liberazioni di animali negli anni 80 da parte dei cacciatori, affinché si riproducessero diffusamente – come anni dopo avvenuto - per essere cacciati a piacere; ma la caccia non solo non è la soluzione del problema ma – dicono gli scienziati - ne è la causa, soprattutto nella forma usata della “braccata”, o della "girata" con le limitazioni delle recenti ordinanze sulla peste suina, perché gli animali scapperanno per decine di chilometri, si disgregheranno i grossi branchi e tutte le femmine potranno andare in calore e poi partorire migliaia di cuccioli, invece dell’unica cucciolata della capobranco originaria" continua la nota.

"OSA ricorda che in paesi meno succubi agli appetiti venatori ed ai politici loro amici (l’unico parlamentare eletto a Savona è il loro paladino storico!) si sta sperimentando con buoni risultati la vaccinazione specie-specifica con esche contenenti sostanze che procurano la sterilità per diversi anni".

"Le squadre di cinghialisti liguri, 282 con 8.297 componenti (il 64% del totale dei cacciatori liguri), rispettivamente 85 e 2.708 in provincia di Savona, dovrebbero uccidere fino a 35.000 cinghiali, numero calcolato con censimenti inattendibili, invece di usare mezzi tecnici accurati (droni, infrarossi, termocamere); come sempre il contingente non verrà raggiunto e si protrarrà la caccia a gennaio, che comunque è permessa tutto l’anno per effetto dell’ordinanza PSA; i cinghiali sono infatti probabilmente molti di meno ma, inseguiti da squadre e cani per decine di chilometri al giorno potranno entrare e uscire nelle zone rosse di peste suina (non ancora efficacemente recintate), mescolarsi con soggetti positivi e favorire l’amplificazione della malattia ovunque" concludono dall’Osservatorio Savonese Animalista.

Comunicato Stampa

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