Per il secondo anno consecutivo, il comune di Andora è ospite di Lubec, la due giorni annuale sui temi della promozione culturale, organizzata a Lucca da Promo PA fondazione con il sostegno del Ministero della Cultura. Fra i temi trattati quello della trasformazione digitale e in particolare dei musei come spazi esperienziali attraverso la realtà aumentata.
Il progetto di rigenerazione urbana di Borgo Castello "Ricordare il passato per costruire il futuro", selezionato da Regione Liguria e con il quale Andora ha ottenuto un contributo di 20 milioni di euro dal Ministero della Cultura, impiegherà la tecnologia della realtà aumentata e ha una molteplicità di obiettivi che lo hanno reso ideale per essere oggetto di un cantiere di competenze mirato ad analizzare le potenzialità occupazionali legate alla cultura, sia nell'ambito dell'organizzazione dei contenuti che dei servizi.
Il sindaco Mauro Demichelis ha presentato a una platea di rappresentanti del mondo cooperativo, studenti e operatori i punti qualificanti della rigenerazione urbana, sociale e rurale.
"Indubbiamente Borgo Castello, già prima dal 2026, avrà necessità di una molteplicità di professionalità di ogni genere e calcoliamo che potrà occupare più di cento persone nei settori agricoli, ricettivo, commerciali e culturale anche ad alta competenza - ha dichiarato il sindaco Demichelis - Si andrà dai lavori tradizionali alle specializzati nelle tecnologie della realtà aumentata, nella gestione della sicurezza, dei contenuti reali e virtuali e degli eventi culturali e mostre del polo museale del Paraxo".
Lubec è stata anche l'occasione per avere un confronto diretto con direttori di Musei importantissimi a livello nazionale e internazionale, come Christian Greco direttore del Museo Egizio di Torino.
"Creare occupazione è certamente uno degli obiettivi che volevamo raggiungere con la rigenerazione del Borgo e siamo felici che ci saranno, anche a breve, opportunità - ha dichiarato Demichelis -. Borgo Castello ha, inoltre, un patrimonio archeologico preziosissimo che sarà salvaguardato e reso visitabile grazie al prezioso lavoro di coordinamento sul campo che sta facendo la Soprintendenza ai Beni Culturali della Liguria. Sugli scavi di Castello stanno lavorando studiosi affermati dell'Università di Genova, esperti e studenti per scoprire le parti più antiche e attuare la migliore rigenerazione urbana possibile. Auspichiamo che gli studenti acquisiscano conoscenze utili da spendere sul mercato del lavoro e della tutela e promozione del patrimonio artistico ligure".