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Attualità | 28 settembre 2023, 11:00

Troppi infortuni sui sentieri, l'appello del Soccorso Alpino: "Impegno critico per i soccorritori, i bikers non sottovalutino i pericoli"

"Chiediamo a tutti di essere più responsabili. Magari c’è bisogno di diffondere maggiormente la cultura della sicurezza sulle bici"

Troppi infortuni sui sentieri, l'appello del Soccorso Alpino: "Impegno critico per i soccorritori, i bikers non sottovalutino i pericoli"

Un intervento al giorno per soccorrere appassionati di mountain bike. É una media perché nel corso delle ultime settimane i soccorsi sono stati anche più di uno al giorno, in alcuni casi anche due in contemporanea. In una parola troppi soprattutto in relazione alle forze e ai numeri dei soccorritori. 

La stagione autunnale delle bici sui sentieri del savonese è già un successo di pubblico. Ma il sovraccarico di lavoro dei soccorritori sta diventando eccessivo. Ben vengano i turisti anche è soprattutto fuori stagione. Ma ora i soccorritori chiedono aiuto non solo alle istruzioni, ma anche agli appassionati affinché possano essere più responsabili alla guida. 

"Dal 2018 ad oggi il numero dei frequentatori dei sentieri del savonese in bicicletta è aumentato in maniera importante - dice il capostazione di Finale Ligure del Soccorso alpino Luigi Costa - Parallelamente sono aumentati anche i sentieri battuti che ormai riguardano tutta la provincia. Il numero che è rimasto fermo invece è quello dei soccorritori. La stagione è iniziata in salita e promette di essere molto impegnativa fino ai primi di novembre". 

Di fatto un intervento al giorno è quasi scontato: "Quando va bene - sottolinea Costa - Qualche settimana fa c'è stata una giornata con due interventi al mattino e altrettanti al pomeriggio tutti in contemporanea. É stato un delirio". 

Un intervento di soccorso muove vari corpi e molte persone. Ad intervenire spesso insieme sono il Soccorso alpino e Vigili del fuoco senza dimenticare pubbliche assistenze, ambulanze, automediche e in molti casi, viste le zone spesso impervie, l'elisoccorso. 

"Se vogliamo parlare di costi per i cittadini per sostenere tutta questa macchina possiamo anche farlo - dice ancora Costa - Ma io vorrei soffermarmi sull'impegno gravoso che stiamo affrontando insieme a tanti altri. Noi poi, pur essendo tecnici specializzati, siamo pure tutti volontari e facciamo i salti mortali per coprire tutte le zone e tutte le ore della giornata. Soluzioni? Stiamo sollecitando le istituzioni per venirci incontro per aumentare il numero dei soccorritori e avere maggiori dotazioni che ovviamente con tanti interventi tendono ad usurarsi". 

"Ci sono stati buoni riscontri. Ma senza l’aiuto degli utenti qualsiasi sforzo rischia di essere vanificato. Chiediamo un aiuto concreto a chi va in bici. In tanti sono neofiti e sottovalutano ad esempio la difficoltà di un percorso. Ma troviamo anche molte persone che si infortunano perchè non hanno un equipaggiamento adeguato. Per carità la fatalità può accadere a chiunque. Ma chiediamo a tutti di essere più responsabili. Magari c’è bisogno anche di diffondere maggiormente la cultura della sicurezza sulle bici". 

"Noi siamo pronti a fare la nostra parte e a fare rete con chi in qualsiasi modo è coinvolto in questo settore. Abbiamo tutti interesse che i bikers possano essere sempre di più sul nostro territorio e possano godere di giornate divertenti senza incorrere in incidenti. Noi, come gli altri enti deputati al soccorso, ci saremo sempre in caso di necessità. Ma non dobbiamo mai dimenticare che attivare un intervento per qualcosa che si potrebbe evitare significa toglierlo magari, a qualcuno che senza averne responsabilità ne avrebbe bisogno", conclude Costa. 

Redazione

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