"Un Consiglio regionale rovente quello monotematico sul rigassificatore che ci lascia con l’amaro in bocca, ma anche con una certezza. Spicca infatti un tutta questa vicenda l’incoerenza della Lega e del suo rappresentante principale in Consiglio, Stefano Mai, ha abbandonato completamente i territori ed è completamente alla mercè degli ordini impartiti dai vertici del partito".
Cosi commenta in una nota il Pd Albenga che aggiunge: "Lo stesso Mai, infatti, prima lancia sui giornali un emendamento nel quale si richiede al governo un miliardo di euro di risarcimento e i sempre alla moda sconti in bolletta per poi, come i più obbedienti soldatini, ritirarlo prima di presentarlo in modo ufficiale, come se il benessere dei cittadini fosse un gioco di strategia. Tutto questo è inaccettabile!".
"Tradire un territorio per opportunismo non è fare politica, ma egoismo puro e semplice e non è di questo che abbiamo bisogno. Con la sanità allo sbando, una crisi climatica senza precedenti e l’agricoltura allo stremo a causa della siccità il gioco delle tre carte non è il più adatto, per usare un eufemismo".
"Probabilmente il “suo” ministro Giorgetti lo ha richiamato all’ordine, perché non disponibile a mettere sul piatto dei soldi per quest’opera così “essenziale” per la giunta Toti (questo dimostra la famosa unitá del centrodestra). Tutto questo resterá non solo agli atti, ma anche nella mente dei cittadini del savonese, come l'ennesima reiterata giravolta di un Consigliere regionale che sbraita sui giornali di essere al servizio del territorio e che poi, per amor di partito, lo dimentica", concludono dal Pd.