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Eventi | 26 settembre 2023, 11:51

Musica, incontri e preghiera per i 400 anni delle Carmelitane a Savona

In programma la lectio magistralis di don Doglio sulle radici dell'ordine

Musica, incontri e preghiera per i 400 anni delle Carmelitane a Savona

Proseguono anche nei primi giorni d'autunno i festeggiamenti per il quarto centenario della presenza delle Carmelitane Scalze a Savona. Venerdì 29 settembre i Carmelitani Scalzi della Provincia Ligure guideranno la meditazione musicale "Con i santi carmelitani", sabato 30 settembre ci sarà l'incontro missionario "Vorrei percorrere la terra e annunciare il Vangelo", domenica 1° ottobre don Claudio Doglio spiegherà "Le radici bibliche del Carmelo", lunedì 2 ottobre si terrà il concerto "Misericordias Domini, in aeternum cantabo". Gli eventi avranno luogo alle ore 21 nel Monastero Santa Teresa, in via Firenze 30.

"Con riconoscenza e stupore ringraziamo per i quattrocento anni di presenza in Savona e ci auguriamo di continuare ad essere presenza orante in questa Chiesa, testimonianza di gioia e fraternità nella ricerca dell'unione con Cristo via, verità e vita", dicono le monache. Le prime Carmelitane Scalze arrivarono a Savona nel 1623 da Genova e appartenevano al nucleo delle comunità che cominciarono a portare il carisma di santa Teresa d'Avila fuori dalla Spagna. Il 24 agosto è la data di fondazione del monastero.

Con il passare dei secoli la comunità prosperò e ne fondò altre ma insieme subì parecchie traversie. Nel 1810 sotto il dominio napoleonico le suore furono costrette ad allontanarsi dal monastero e solo nel 1815 ebbero la gioia di riaverlo grazie ad un decreto di Vittorio Emanuele I. La comunità si arricchì delle sorelle dei Carmeli soppressi in Liguria e Piemonte. Nel 1866 l'allora prefetto ordinò ancora di sgombrare il monastero, che passò in proprietà al Comune.

Le monache ne fecero erigere uno nuovo, dove si trasferirono nel 1870, ma anche da lì dovettero traslocare, perché nel 1907 venne espropriata una parte dell’orto a causa dell’ampliamento della stazione ferroviaria. Così giunsero alla costruzione dell’attuale in via Firenze, dove risiedono dal 1914. Nel 2020 Marco Rupnik restaurò completamente il presbiterio con bellissime opere d'arte.

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